Chirurgia al "Pugliese" di Catanzaro, Riccio e Concolino: "Sia assunta una decisione sul direttore"

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L'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro
  09 dicembre 2024 10:41

 "Sono passati mesi dall’avvio della procedura per il conferimento dell’incarico di direttore della struttura complessa di Chirurgia generale del presidio Pugliese dell’AOU ‘R. Dulbecco’, eppure le certezze latitano. Il silenzio dell’azienda ospedaliero-universitaria su questa unità operativa contrasta con analoghe procedure già espletate per altri reparti, ancorché partite negli stessi tempi. Nel caso di Chirurgia generale, infatti, non si ha nessuna notizia, sebbene la procedura per la presentazione delle candidature sia scaduta da diversi mesi".

Lo scrivono i consiglieri comunali Eugenio Riccio e Lea Concolino.
 
"Un limbo dannoso, i cui effetti cominciano a sentirsi all’interno del reparto a causa della commistione di ruoli causata dalla mancanza del direttore titolare. Ciò provoca confusione organizzativa con conseguente disorientamento del personale afferente alla struttura complessa. Non il miglior biglietto da visita per la ‘Dulbecco’, la più grande azienda ospedaliera in Calabria e fra le più grandi dell’intero Mezzogiorno. Non occorre essere esperti di politica sanitaria per intuire che il valore aggiunto dei presidi Hub, qual è il ‘Pugliese’, rispetto a quelli minori è per l’appunto un’efficiente e performante area chirurgica. L’inerzia sull’indicazione del responsabile della Chirurgia generale va in direzione opposta a questo pacifico assunto. Pertanto, rivolgiamo un invito al commissario straordinario aziendale, Simona Carbone, affinché dirima una volta per tutte la questione ‘Chirurgia generale’ del Pugliese senza ulteriori temporeggiamenti". 
 
"Diversamente potremmo pensare che le logiche che sottendono al mancato espletamento del concorso siano tutt'altro che di natura amministrativa, suggerendo l'esistenza di interessi diversi. E non si cerchino escamotage per eludere la questione, ad esempio riaprendo i termini di partecipazione all'avviso. Una tale scelta avrebbe la malcelata volontà di differire sine die la procedura al fine di mantenere una situazione che, evidentemente, fa comodo a qualcuno. Speriamo di essere smentiti".

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