Chiusura del bar Imperiale, la senatrice Granato (M5S): "Una ferita al cuore per l'intera città"

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Bianca Laura Granato
  22 novembre 2019 13:52

«La chiusura del bar Imperiale di Catanzaro è una ferita al cuore per l’intera città. Dopo 150 anni di storia, questo riferimento della vita cittadina ha dovuto abbassare le serrande a causa della mancanza di visione del sindaco Sergio Abramo e della sua maggioranza, incapaci di ascolto e di rilancio del centro storico del nostro capoluogo».

Lo afferma, in una nota, la senatrice M5S Bianca Laura Granato, segretaria della commissione Istruzione e Beni culturali, che incalza:

«Infatti Abramo e sodali hanno invece puntato su interventi in sostanza vani. Penso, per esempio, al posizionamento di fioriere e paletti, poi addirittura rimossi perché d’intralcio alle operazioni di carico e scarico dei negozi. Inoltre l’amministrazione in carica ha disposto un cambio di senso di marcia su corso Mazzini. Si tratta di iniziative senza alcuna visione di sviluppo e, come ovvio, valse a far girare soldi pubblici fra consulenti e fornitori. Inutile ricordare che tali risibili operazioni sono costate ai contribuenti centinaia di migliaia di euro tra consulenze e complementi di arredo, ma non hanno prodotto il minimo rilancio del centro storico».

«Sono vicina con tutto il cuore – dichiara la senatrice del Movimento 5 Stelle – ai lavoratori colpiti dalla chiusura dell’Imperiale, che si sarebbe evitata se, come ha già evidenziato il vicepresidente del Codacons, Francesco Di Lieto, Abramo avesse avuto un atteggiamento diverso e se avesse realizzato che un’amministrazione comunale è chiamata a rispondere alle necessità di impresa, a salvaguardare i posti di lavoro e a valorizzare, in un quadro di insieme, il patrimonio storico e culturale della comunità, di cui fa parte senz’altro questo storico esercizio, ai tempi l’antico Gran Caffè Serrao».

«Se ci sarà un subentro nell’attività – conclude Granato – mi appello sin da ora ai nuovi gestori affinché riassumano il personale del bar, il che sarebbe un segnale simbolico e significativo agli occhi di tutti i catanzaresi e costituirebbe un esempio importante per l’intera Calabria».

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