di FRANCESCO IULIANO
Quello della desertificazione bancaria, in altre parole la riduzione di banche sul territorio locale, è diventato, negli ultimi anni, un problema che riguarda soprattutto i piccoli comuni, dove la chiusura delle saracinesche delle agenzie bancarie ha reso difficoltoso l’accesso al credito ed al contante per milioni di cittadini.
Una questione che ha spinto le organizzazioni sindacali, ad attivarsi nel tentativo di fermare e/o quantomeno a ridurre il fenomeno.
A questo proposito, nell'ambito dell'iniziativa organizzata per dire no alla desertificazione bancaria e alla chiusura delle filiali, nella mattina di oggi, ha fatto tappa a Catanzaro, fermandosi nella centralissima Piazza Matteotti, il camper della Uilca, il sindacato dei bancari della Uil.
’Chiusura filiali? No, grazie’. Questo il nome della campagna di sensibilizzazione sui problemi che il fenomeno della desertificazione bancaria produce sui territori coinvolti.
“Questa di Catanzaro - ha detto il segretario nazionale Uilca, Luca Faietta - è la decima tappa di una campagna contro la desertificazione bancaria che abbiamo reso strutturale proprio per dare un senso compiuto ad un'azione che miri ad evitare la chiusura delle filiali all'interno di territori. Questo perché perché, chiudendo le filiali, vengono meno dei presidi sociali e di legalità. E laddove mancano gli sportelli bancari è molto facile che si infiltri la criminalità organizzata”.
In Calabria, dal 2018 a 2022 sono stati chiusi 77 sportelli bancari (con un incidenza percentuale del 19 per cento), mentre si fissa al 27,9 per cento la percentuale degli abitanti calabresi che non hanno uno sportello bancario sul proprio territorio di residenza ed al 71 per cento quella dei comuni che sono sprovvisti di una banca.
“Per il segretario confederale della Uil, Santo Biondo “le banche, nel primo trimestre del 2023, hanno realizzato più di 16 miliardi di extra profitti e, probabilmente, nel corso del 2023, chiuderanno a quota 40 miliardi. Ma vogliamo anche segnalare l’avidità di un sistema bancario che chiude sportelli quindi non dà servizi a cittadini e imprese, manda a casa le persone ed assume con contratti a volte discutibili. C'è un sistema bancario avido che stiamo segnalando e che, con questa campagna, vogliamo mettere in luce, perché la chiusura degli sportelli bancari è un tema di forte legalità”.
Partito a gennaio dall’Emilia Romagna, il camper Uilca chiuderà la maratona a fine novembre a Roma in attesa del convegno del gennaio 2024, nella sede del Cnel dove saranno riassunti i dati raccolti nella campagna di sensibilizzazione.
“Con questa manifestazione - ha detto il segretario generale della Uilca Calabria, Andrea Sità -, vogliamo consegnare un messaggio di speranza per la nostra regione, costruito recuperando il ruolo sociale delle banche che, partendo dal modello di banca fisica e relazionale, siano più presenti ed attente ai bisogni del territorio e della cittadinanza”.
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