di CLAUDIO MARIA CIACCI*
Dopo secoli di attesa, finalmente l'assemblea d'istituto è stata concessa... o almeno così sembrava. Alla fine, è stata solo un'illusione più grande della scritta 'Fine' nei film di Hollywood. Cosa sta succedendo al liceo scientifico "luigi Siciliani"?
La deludente saga dell'assemblea d'istituto alla scuola Luigi Siciliani continua a suscitare interrogativi sulla trasparenza e la partecipazione all'interno dell'istituzione. Dopo essere stata promessa e poi rinviata più volte, l'assemblea sembra essere diventata una sorta di chimera per gli studenti desiderosi di portare avanti le proprie istanze e preoccupazioni.
Le voci che circolano tra i corridoi suggeriscono che dietro questi continui rinvii possa celarsi qualcosa di più oscuro. Alcuni studenti, desiderosi di affrontare questioni di massima urgenza, hanno espresso il loro disappunto per la mancanza di un dialogo aperto e franco all'interno della comunità studentesca.
Sorgono domande su questa forte intesa tra la consulta studentesca e la preside. Il fatto che le richieste vengano negate o che l'assemblea venga rimandata all'infinito solleva sospetti su un possibile accordo dietro le quinte, che potrebbe favorire determinati interessi a discapito di altri.
Mentre gli studenti continuano a essere privati della possibilità di esprimersi e di affrontare le questioni che più li toccano, la fiducia nell'integrità e nella rappresentanza all'interno della scuola continua a vacillare. È tempo che si faccia luce su queste pratiche opache e che si restituisca agli studenti la voce che loro spetta all'interno della comunità scolastica.
La presenza frequente delle forze dell'ordine all'interno della scuola solleva legittime preoccupazioni sulla natura dell'ambiente educativo e sulla relazione tra istituzione e studenti. Un liceo dovrebbe essere un luogo di apprendimento e crescita, non un campo di detenzione circondato dalle forze dell'ordine.
La domanda che sorge spontanea è chi crei realmente i problemi: gli studenti o la scuola stessa? Data la percezione diffusa tra gli studenti che siano le azioni della scuola a causare difficoltà agli studenti anziché il contrario, è fondamentale affrontare queste preoccupazioni con serietà e apertura.
Gli eventi passati hanno alimentato il sospetto e la sfiducia, portando molti studenti a credere che la scuola stia contribuendo attivamente a creare un ambiente ostile anziché promuovere un clima educativo positivo. È essenziale indagare su queste percezioni e adottare misure concrete per ristabilire la fiducia e garantire un ambiente scolastico sicuro e inclusivo per tutti gli studenti.
Responsabile Provinciale di Lotta Studentesca
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