Ciao Grazioso Manno, nobiluomo e gentiluomo. E anche grande presidente nel comparto dei Consorzi di Bonifica calabresi

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images Ciao Grazioso Manno, nobiluomo e gentiluomo. E anche grande presidente nel comparto dei Consorzi di Bonifica calabresi
Enzo Cosentino e Grazioso Manno
  11 maggio 2020 17:48

di ENZO COSENTINO

E’ sempre sconvolgente la notizia della morte, peraltro improvvisa, di una persona che hai conosciuto.

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Ti fa sprofondare in una tristezza infinita. Una sensazione che questa mattina, nell’apprendere che Grazioso Manno ha lasciato questa “valle di lacrime” per il suo viaggio verso l’eternità (LEGGI QUI), abbiamo provato in tanti calabresi che lo hanno conosciuto o cui era noto. Non soltanto perché Grazioso è stato un amministratore, un personaggio pubblico, un personalità di primo piano nella sua più che ventennale presenza ed impegno nei Consorzi di Bonifica.

La morte di Grazioso addolora perché con lui scompare- è qui appropriato il verbo – un gentiluomo e nel contempo un nobiluomo. Due qualità che si coglievano in ogni manifestazione di Grazioso e che erano nel suo Dna di uomo, di politico, soprattutto di grande e corretto manager in ogni ambito in cui ha svolto la sua attività professionale. Gliele ha inculcate nel corso degli anni della sua giovinezza il padre. La politica era un suo tratto distintivo che lo ha segnato nel corso della maturazione di convinto democratico. Non ha mai rinnegato la sua vicinanza ad un politico catanzarese di razza, l’on. Ernesto Pucci. Una scuola di vita la definiva Grazioso. Combattente senza se e senza ma per tenere sempre alto il ruolo e l’importanza sociale dei Consorzi di Bonifica che lo hanno avuto sia come Presidente nei Consorzi di Bonifica dell’Alto Jonio che nei ruoli nazionali dell’Istituzione.

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A Grazioso Manno è legata l’intuizione della costruzione di una Diga sul Fiume Malito. E in questa opera ha profuso tutta la sua intelligenza, la sua onestà, il  suo tempo senza soste. Non l’ha potuto vedere realizzata ed era il suo cruccio ma tanta era la soddisfazione per le tante battaglie vinte anche giudiziarie con i “grandi mostri” della politica locale e dell’alta imprenditoria nazionale. Elegante e raffinato nel suo stile personale il Presidente Grazioso Manno ha portato queste esigenze nel suo habitat lavorativo dotando il Consorzio di cui era a capo di una sede dignitosa, vivibile per il personale che non comandava ma sapeva coinvolgere in ogni azione lavorativa. Un presidente inamovibile amato e sostenuto da chi con lui aveva rapporti di lavoro o era parte societaria del Consorzio.

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L’ho intervistato più volte specie nei momenti delle sue più aspre battaglie per difendere quella grande opera che avrebbe voluto vedere completata – la Diga sul Melito- :sempre misurato nei giudizi ma senza fare sconti o accettare compromessi. Grazioso quando si avvcinò il momento del fisiologico addio alla Presidenza, sentì forte il richiamo del suo antico e mai tradito amore: la politica. Lo avevano pronosticato nelle ultime elezioni regionali come possibile candidato alla presidenza. Nel centrodestra: In una intervista per questo giornale mi disse: mi piacerebbe ma sento di dover versare il mio contributo da postazioni più defilate per dare un significato della discontinuità e della valorizzazione dell’alta politica.

Aveva scelto di militare in Fratelli d’Italia “perché è nei valori e nei programmi di questa forza politica che mi rivede come tanti anni:lottare per fini comuni per la crescita della nostra regione.” Parole alte di un uomo che ha apprezzato sempre la vita ma che non ha mai tradito la sua terra d’origine: la Calabria, la sua Vallefiorita dove viveva per stare vicino alla semplicità della natura, dell’ambiente salubre senza le ansie della grande città. E la difesa dell’ambiente era anche una sua prerogativa. Estremo saluto nel rispetto della regole vigenti per il Covid. Ma Grazioso vedrà sicuramente che oltre alla folla che segue una celebrazione funebre c’è tutta quella gente che lo ricorderà come il Presidente e gentiluomo e nobiluomo. Ciao Presidente Manno.

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