“È paradossale che il sindaco Fiorita, dopo aver causato la perdita di un finanziamento da 1,5 milioni di euro destinato alla pista ciclabile di Giovino, abbia scelto ieri mattina di esaltarsi pubblicamente sui social, anziché assumersi la responsabilità dell'accaduto e provare un minimo di imbarazzo" – dichiara il consigliere comunale Eugenio Riccio.
"Il progetto originario, approvato dalla Giunta Fiorita su un’area privata, ha inevitabilmente causato gravi ritardi e portato alla revoca delle risorse. Si tratta di una gestione superficiale, che ha compromesso un’opera strategica non solo per il quartiere, ma per l’intera città" – prosegue Riccio.
"A fronte di questo fallimento amministrativo, si tenta ora di spacciare per 'opera completata' un breve tratto di pista ciclabile, lungo poche centinaia di metri, privo di un inizio, di una fine e di reale funzionalità. Un’opera mutila, realizzata in modo disorganico, il cui costo complessivo ha già superato i 500 mila euro aggiuntivi, e per la quale non è ancora chiaro da dove si reperiranno le risorse necessarie al completamento" – sottolinea il consigliere.
Riccio pone anche l’attenzione sulle gravi conseguenze ambientali: "Il tratto realizzato taglia in due un sistema dunale delicatissimo, compromettendo irreversibilmente un ecosistema naturale già fragile. Mentre il Consiglio regionale della Calabria lavora per valorizzare la Pineta di Giovino e l’intera area dunale con l’istituzione di una riserva naturalistica, l’amministrazione Fiorita interviene con colate di cemento, in piena contraddizione rispetto alla vocazione del territorio".
"Permane inoltre un inquietante silenzio – incalza Riccio – sullo studio scientifico commissionato all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, più volte annunciato pubblicamente. Dove sono finiti i dati, le analisi, le valutazioni? Perché non vengono pubblicati? Forse perché rivelerebbero l’entità del danno ambientale provocato?"
"Quello a cui stiamo assistendo – conclude Riccio – è un uso distorto e propagandistico della comunicazione istituzionale: errori amministrativi gravi vengono mascherati da presunti risultati positivi, mentre si chiedono sacrifici ai cittadini e si sprecano risorse pubbliche. Il rispetto per la città, la verità e la trasparenza dovrebbero venire prima di ogni narrazione autocelebrativa".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736