di SETTIMIO PAONE
Sono partiti con l'entusiasmo e l'energia che solo i giovani sanno portare con sé. Dal 27 maggio, un gruppo di studenti dell'Istituto Tecnico Tecnologico "G. Malafarina" di Soverato si trova a Nicosia, Cipro, per una mobilità Erasmus+ che durerà fino al 27 giugno. Un mese di immersione nella cultura cipriota, tra laboratori innovativi, confronto internazionale e crescita personale.
I ragazzi, accompagnati da docenti e personale scolastico, stanno vivendo giornate intense: workshop su tecnologie digitali, attività di inclusione e sostenibilità, e momenti di volontariato che li vedono impegnati in azioni concrete a servizio della comunità locale. Un’esperienza a tutto tondo, come da tradizione per l’istituto soveratese, già noto per la sua vocazione europea e per i numerosi progetti Erasmus realizzati negli anni.
Eppure, questa volta, l’esperienza ha assunto un contorno inaspettato. Nelle ultime ore, infatti, nei cieli limpidi dell’isola si sono intravisti i bagliori di un Medio Oriente in fiamme. L’intensificarsi degli attacchi missilistici tra Iran e Israele, con scie luminose visibili perfino da alcune aree costiere di Cipro, ha suscitato una comprensibile preoccupazione tra i giovani studenti italiani.
«Siamo sereni, ma non possiamo nascondere che alcuni di noi siano un po’ spaventati», confessa uno degli studenti. «Vedere quei lampi nel cielo ti fa riflettere. Ci sentivamo lontani da tutto questo, e invece è più vicino di quanto pensassimo».
Le autorità cipriote hanno subito rassicurato la popolazione e i visitatori: nonostante la vicinanza geografica con le aree del conflitto, l’isola non è coinvolta direttamente negli attacchi e la situazione è sotto controllo. Tuttavia, l’eco dei missili e la tensione internazionale si sono fatte sentire anche nei pensieri dei ragazzi, aggiungendo una dimensione di consapevolezza nuova al loro percorso.
Ma è proprio in questi momenti che l’Erasmus mostra tutta la sua forza educativa: non solo apprendimento e scambio culturale, ma anche esperienza concreta del mondo, con le sue luci e le sue ombre. I ragazzi stanno dimostrando maturità, affrontando la situazione con equilibrio, dialogando tra loro, riflettendo sul valore della pace e sulla fragilità degli equilibri internazionali.
Il Malafarina, ancora una volta, si conferma fucina di cittadini europei: giovani che imparano a leggere la realtà, a non temere il confronto e a sentirsi parte attiva di un’Europa che dialoga, accoglie, osserva e cresce. Questa mobilità a Cipro, tra laboratori e cieli inquieti, resterà per loro una tappa indimenticabile, un frammento di vita vera, formativa nel senso più pieno del termine. Una lezione, forse, più grande del previsto.
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