
All’indomani dell’ordinanza adottata dal TAR Catanzaro di rigetto del ricorso avanzato dalla Accamedia srl, la Società che ha acquistato il Cinema Orso, anche il Consiglio di Stato si è pronunciato in favore del Comune di Catanzaro. Il ricorso d’urgenza della società era fondato sulla possibilità che il Consiglio Comunale, con apposita delibera, potrebbe effettivamente esercitare il diritto di prelazione che gli riconosce il Codice dei Beni Culturali.
Facendo proprie le difese subito opposte dall’Amministrazione comunale, rappresentata in giudizio dagli avvocati Saverio Molica e Crescenzio Santuori, il presidente della VI sezione del Consiglio di Stato ha ritenuto “che il danno più grave prospettato dalla parte ricorrente, legato alla preannunciata intenzione del Comune di Catanzaro di esercitare il diritto di prelazione sul medesimo bene, è allo stato eventuale e comunque deriverebbe da un diverso atto che, non essendo stato adottato, per definizione non è neppure oggetto del presente giudizio”.
Per la seconda volta in pochi giorni, dunque, le istanze presentate dalla Accamedia non sono state ritenute dal giudice meritevoli di tutela, con conferma invece della correttezza amministrativa delle scelte operate sinora dalla Soprintendenza e dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Fiorita.
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