Cinema Orso, il privato al Comune: "E' tardi, la vendita è perfezionata. Stop alle indebite intromissioni"

Durissima diffida dell'avvocato Alfredo Gualtieri, che rappresenta Accademia Srl. Il Comune avrebbe agito con colpevole ritardo per la prelazione del bene e ci sarebbero "indebite pressioni" sulle altre Amministrazioni e Autorità

E' molto più intricata di quanto sembri la questione dell'ex cinema Orso. Il privato che ha acquisito all'asta il bene, l'Accademia srl, tramite l'avvocato Alfredo Gualtieri ha diffidato il Comune di Catanzaro "a non ulteriormente assumere iniziative indebite finalizzate alla illegittima intromissione della procedura di vendita, ormai da tempo legittimamente perfezionatasi, dell'immobile in oggetto la cui proprietà è passata alla società, senza che alla stessa possa opporsi alcun ostacolo né, tanto meno, la volontà (colpevolmente 'tardiva') di avanzare pretese di prelazione". 

Il messaggio indirizzato al sindaco è chiaro: la società ha acquistato il bene, il Comune ha agito tardi e quindi non può essere esercitata la prelazione. Istituto che da Palazzo De Nobili avevano reso noto di aver attivato nelle settimane scorse. Nella ricostruzione dell'avvocato Gualtieri emerge "al di là della illegittima dichiarazione 'di interesse particolarmente importante' (disposta con il decreto n. 254 del 13.12.2022 a firma del responsabile ad interim del segretario regionale per la Calabria del ministero della Cultura) di immobile non avente le caratteristiche volute e prescritte dal d.lgs n. 42 del 2004, l'aggiudicazione dello stesso immobile risale (si badi bene, al 3° incanto) al 16 novembre 2022, divenuta definitiva 'trascorsi 10 giorni'. Al verbale di vendita - si legge ancora - è seguito il decreto di trasferimento da parte del Giudice delle esecuzioni in data 22/12/2022 Rep. n. 933/22 con la conseguenza che ogni successivo atto non è opponibile all'acquirente". 

L'indice è puntata anche contro la Soprintendenza locale (a cui è anche indirizzata la missiva) che "ha frettolosamente tentato di recuperare i tempi persi dall'Amministrazione comunale per partecipare alla procedura attiva dalla Soget , concessionaria della società locale, oltre tutto per il recupero di un credito dello stesso Comune di Catanzaro". L'avvocato invita le altre amministrazioni e autorità a non accedere "alle indebite 'pressioni' del Comune, nel rispetto delle chiare norme del Codice dei beni culturali che non ammettono deroghe a piacimento". Non è escluso che la vicenda possa avere un percorso parallelo in ambito penale.

Sul fronte penale, il legale rappresentante della Accamedia srl,assistito dall’avv. Antonio Lomonaco, depositerà nelle prossime ore un dettagliato esposto alla locale Procura della Repubblica di Catanzaro, al fine di seganalere e perseguire i soggetti che verranno onomasticamente indicati, giacché responsabili di illecite condotte volte a “turbare” il libero godimento del bene oggetto della vendita. (g.r.)

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