Il Tar boccia le tesi della Soprintendenza e del Comune di Catanzaro e sulla vicenda dell'ex cinema Orso dà ragione al privato. E' arrivata l'atteso giudizio di merito sulla struttura del quartiere marinaro e a spuntarla è l'Accamedia srl, la società privata che si era aggiudicato all'asta l'immobile, difesa dagli avvocati Alfredo Gualtieri e Demetrio Verbaro.
A essere annullato dalla decisione del Tar è il decreto con cui successivamente la Soprintendenza aveva apposto il vincolo di “interesse particolarmente importante”, già messo in dubbio nel giudizio cautelare dal Consiglio di Stato.
Secondo il Tar il vincolo posto "sull’immobile Cinema Orso -edificato tra il 1900 e 1922, distrutto dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, ricostruito nel 1953, abbandonato dal 1979 e ridotto a “rudere”- è da considerarsi quindi non ragionevole ed è altresì sfornita di adeguata motivazione, stante la mancanza di puntuali argomentazioni della resistente Soprintendenza dopo le profonde trasformazioni subite dal manufatto e la sua attuale consistenza materiale esigua e fatiscente, e stante ancora l’assenza di specifiche indicazioni “circa la realistica possibilità di conservazione e valorizzazione dell’immobile".
Venuto meno il decreto, il Tar ha dichiarato di conseguenza illegittimi gli atti successivi e quindi la delibera della Giunta e quella del Consiglio comunale con cui era stato esercitato il diritto di prelazione.
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