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Il 28 luglio del 2019 Antonio Rocca, 48 anni, è alla guida della sua moto sulla strada provinciale 14 di Simeri Crichi: è lì che viene investito da un cinghiale, cadendo a terra (LEGGI QUI)
Per colpa dell’incidente, Rocca riporta gravissime lesioni e in particolare un politrauma, con frattura delle ossa del cranio, emorragia cerebrale ed escoriazioni multiple.
Sul posto carabinieri e ambulanza che lo trasporta d’urgenza al pronto soccorso del Pugliese Ciaccio di Catanzaro e muore dopo un mese di ricovero in rianimazione (LEGGI QUI).
Ora il fratello di Rocca, attraverso l'avvocato Gennaro Piero Mellea, sporge denuncia "in quanto ci sono evidenti responsabilità delle Autorità Amministrative preposte al controllo tanto della sicurezza della strada (presso la quale peraltro non esiste segnaletica per la presenza di animali selvaggi) quanto a quello della fauna selvatica essendo preciso dovere quello di garantire la sicurezza dei cittadini dalla presenza improvvisa di questi animali".
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