Cinquant’anni fa l’ordinazione a Vescovo di Antonio Cantisani: il ricordo di Teobaldo Guzzo

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Antonio Cantisani
  27 dicembre 2021 20:01

di TEOBALDO GUZZO

27 dicembre 2021: cinquant’anni fa l’ordinazione a Vescovo del presbitero Antonio Cantisani, avvenuta, nel pomeriggio del 27 dicembre 1971, a Sapri, festa di S. Giovanni Evangelista, nella piazza antistante la chiesa parrocchiale dell’Immacolata.

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Per ricordare con gioia l’evento del giovane sacerdote lucano, nativo di Lauria, ripercorriamo gli appuntamenti più significativi del cammino preparatoriocompiuto, a partire dal 29 settembre 1971, giorno in cui mons. Umberto Altomare, amministratore apostolico della diocesi di Policastro, gli notifica la lettera della Sacra Congregazione dei Vescovi con la quale il Santo Padre lo designava arcivescovo della diocesi di Rossano Calabro. La lettera di nomina sarà resa pubblica a mezzogiorno del successivo 18 novembre.

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Il 3 dicembre, accompagnato dall’on. Ernesto Pucci, sottosegretario agli Interni, con incarico specifico per gli Affari di Culto, il neo-nominato vescovo AntonioCantisani  si reca al Quirinale per il giuramento davanti al  Capo dello Stato, on. Giuseppe Saragat. Sarà l’ultimo vescovo eletto dovrà giurare dinanzi al Presidente della Repubblica Italiana.

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I giorni successivi, compresi tra il rientro da Roma e la cerimonia dell’ordinazione, saranno dedicati ad incontri con i vescovi della Calabria e con esponenti del clero calabrese.

Finalmente il pomeriggio del 27 dicembre 1971 si svolgerà a Sapri il rito dell’ordinazione episcopale,presieduto da mons. Federico Pezzullo, vescovo di Policastro, consacrante principale, coadiuvato dai vescovi consacranti Enrico Nicodemo (arcivescovo di Bari), Umberto Altomare (vescovo di Teggiano e amministratore apostolico di Policastro). Giovanni Rizzo(arcivescovo di Rossano), Vincenzo De Chiara (vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Santo Bergamo(amministratore apostolico di Rossano), padre Teodoro Minisci (archimandrita di Grottaferrata). Presenti circa cinquemila persone, tra cui don Antonio Ciliberti, alloraparroco a Corigliano Calabro, poi vescovo a Locri, arcivescovo a Matera, poi a Catanzaro, suo successore sulla Cattedra episcopale della Metropolia catanzarese.

Da Pastore, illuminato dal magistero di Paolo VI e attento ai problemi del destino dell’uomo, mons. Antonio Cantisani rimane una vivida luce di speranza, che accompagna nell’oggi della storia, la centralità di Cristo, Crocifisso e Risorto.

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