Cirò Marina. Atti vandalici agli stabilimenti balneari, la vicinanza di CGIL e Filcams Area Vasta

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Sindacati

Le segreterie della CGIL Area Vasta e della Filcams CGIL Area Vasta di Catanzaro-Crotone-Vibo, intervengono in merito alla notizia relativa allo stabilimento balneare “Aquarama”, sito sulla spiaggia di Torrenova, a Sud della cittadina jonica, dove sono stati divelti ombrelloni e buttati a mare, come le sedie a sdraio.

  14 giugno 2021 16:38

“Rabbia. E’ questo il sentimento istintivo che proviamo assieme agli operatori turistici che si trovano ad assistere inermi a continui atti vandalici che sanno tanto di intimidazione, nella zona di Cirò Marina”.

Le segreterie della CGIL Area Vasta e della Filcams CGIL Area Vasta di Catanzaro-Crotone-Vibo, intervengono in merito alla notizia relativa allo stabilimento balneare “Aquarama”, sito sulla spiaggia di Torrenova, a Sud della cittadina jonica, dove sono stati divelti ombrelloni e buttati a mare, come le sedie a sdraio.

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“Un investimento cospicuo sfumato assieme alla speranza di ripartire subito per fare fronte alle criticità determinate dal lungo stop dovuto alla pandemia – si legge in una nota delle segreterie di Cgil e Filcams Area Vasta -. E non è il primo caso che si registra in questi giorni che dovrebbero essere dedicati alla ripartenza. Siamo vicini agli operatori e agli imprenditori che con coraggio hanno investito e si sono impegnati per ripartire, e li invitiamo a non mollare, assicurando la vicinanza e l’impegno del nostro sindacato”.

“Questi imprenditori meritano di essere sostenuti in una vera e propria battaglia quotidiana che affrontano per costruire le condizioni per il rilancio del turismo, dando occupazione e riavviando l’economia – conclude la nota -. Parliamo di splendide ma difficili zone dove l’arroganza mafiosa fa sentire la propria prepotenza e l’isolamento rappresenta un pericolo gravissimo, uno strumento nelle mani della ndrangheta che solo la mobilitazione delle forze sindacali, associative, politiche e istituzionali, possono distruggere costruendo una rete di protezione rivolta a chi denuncia, a chi non abbassa la testa. Questi operatori hanno bisogno di noi: respingere gli ‘assalti’ della criminalità organizzata è un dovere civico che esercitiamo nel nome della legalità e della trasparenza che devono liberare la Calabria”.

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