Chiedono al Governo più risorse per le Città metropolitane da gestite direttamente senza passare dalle Regioni, il rilancio delle misure a sostegno delle periferie e si dicono disponibili al dialogo sull'autonomia.
I sindaci metropolitani di Italia si sono riuniti oggi a Bari dove hanno anche incontrato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. All'incontro hanno partecipato il padrone di casa, sindaco di Bari e presidente dell'Anci, Antonio Decaro, i sindaci metropolitani di Roma, Virginia Raggi, Palermo, Leoluca Orlando, Venezia, Luigi Brugnaro, Bologna, Virginio Merola, Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, Firenze, Dario Nardella, Torino, Chiara Appendino, Cagliari, Paolo Truzzu (questi tre sono andati via dopo la riunione e non hanno partecipato alla conferenza stampa di chiusura).
Presenti anche la vicesindaca metropolitana di Milano, Arianna Censi e il vicesindaco metropolitano di Genova, Carlo Bagnasco. Per Raggi bisogna "puntare a cercare di rendere le città metropolitane dirette destinatarie dei fondi per la mobilità, senza passare tramite le Regioni, per riuscire ad avere maggior controllo di questi fondi e una capacità maggiore di impegno di spesa".
Orlando definisce le Regioni "un tappo rispetto alla spesa delle Città metropolitane. Liberateci dalle Regioni - dice - e avremo città Metropolitane degne di questo nome".
Tutti hanno evidenziato la necessità di "più risorse alle Città Metropolitane", con il "rilancio - ha detto Merola - del Piano periferie e del Fondo sociale per l'affitto, che dal 2013 non è più finanziato". "Importante - ha aggiunto Falcomatà - il coinvolgimento del ruolo dei sindaci delle città metropolitane nel dibattito sul regionalismo differenziato e sull'autonomia. Partire dalla definizione dei livelli essenziali di prestazioni per noi è pre-condizione fondamentale per arrivare a una riforma che possa produrre effetti positivi e che non tradisca i principi di unità e solidarietà sanciti dalla Costituzione".
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