"Cittadini attivi" e "amministrazione condivisa" sono i concetti al centro di un nuovo regolamento che sarà oggetto di approfondimento nelle commissioni del Coniglio comunale di Catanzaro. La bozza del provvedimento che disciplina la "collaborazione fra cittadini e amministrazioni per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani" è stata già trasmessa ai consiglieri comunali e servirà a dare una cornice giuridica alle forme di cooperazione fra cittadini (anche in forma di associazione) e il Comune di Catanzaro.
Tutto ruota attorno al "patto di collaborazione" che, stando alla formulazione del regolamento, può avere diverse graduazioni. Può essere 'ordinario', quindi "per interventi di modesta entità, anche ripetuti nel tempo sui medesimi spazi e beni comuni". Per questi sarà sufficiente inviare un modello standard. Nella bozza del regolamento si fanno questi esempi: "pulizia, imbiancatura, piccola manutenzione ordinaria, giardinaggio, allestimenti, decorazioni, attività di animazione territoriale, aggregazione sociale, comunicazione, attività culturali e formative". I patti di collaborazione "complessi" invece "riguardano spazi e beni comuni che hanno caratteristiche di valore storico, culturale o che, in aggiunta o in alternativa, hanno dimensioni e valore economico significativo, su cui i cittadini propongono di realizzare interventi di cura o di rigenerazione che comportano attività complesse o innovative volte al recupero, alla trasformazione ed alla gestione continuata nel tempo per lo svolgimento di attività di interesse generale". In questo caso, la durata media è di nove (con possibili deroghe) e nel caso riguardino beni immobili può essere concesso l'uso a titolo gratuito con il permanere del vincolo di destinazione. Vi rientrano, ad esempio, i beni confiscati alla criminalità organizzata.
Non sono previsti contributi diretti ai "cittadini attivi" ma possono essere riconosciute agevolazioni: attribuzione al Comune delle spese di manutenzione e delle utenze degli immobili e l'impiego gratuito di beni strumentali di proprietà dell'Ente. Inoltre, l'Amministrazione, può assumere, nel limite delle risorse disponibili, oneri per la realizzazione delle azioni previste nel patto di collaborazione. Lo stesso può prevedere altresì attività economiche, sempreché limitate nel tempo e all'autofinanziamento. (g.r.)
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