"Accogliamo con grandi speranze la notizia che da domani, 3 febbraio, la gestione della pubblica illuminazione passi ad altra società. Facciamo quindi il nostro migliore in bocca al lupo alla City Green Light, questo è il nome della nuova azienda, con la certezza che l’entusiasmo e la voglia di fare che sono proprie di ogni nuovo inizio, consenta alla stessa di porre rimedio ad anni di continue problematiche che hanno interessato la vecchia gestione". E' quanto si legge in una nota di cara Catanzaro odv.
"Allora, alla City Green Light, - prosegue - ci permettiamo di suggerire innanzi tutto di restituire dignità alle lanterne del centro storico, falsate nel loro aspetto dalla rimozione dei vetri, specificando che essendo queste una riproduzione delle storiche lanterne pre-industrializzazione, i vetri stessi avevano la funzione di non fare spegnere la fiamma, che era alimentata ad olio. Rimuovendoli, poi, non si è certo ottenuta una maggiore luminosità dalle piastre led che sono state inserite, anzi, il contrario, in quanto i vetri stessi garantiscono un “effetto specchio” aumentando, e non certo diminuendo, la luminosità prodotta, come è facilmente riscontrabile laddove i vetri stessi sono rimasti al loro posto (corso Mazzini e Bellavista)".
"Una lanterna senza vetri, in sostanza, - si legge ancora - non è più una riproduzione storica ma una semplice anonima plafoniera. E ci permettiamo di segnalare anche la necessità della sostituzione proprio con nuove lanterne, delle moderne plafoniere “a braccio” che sono state installate nel tempo proprio in alcuni vicoletti del centro storico, col risultato di una accozzaglia di stili davvero di cattivo gusto. Sollecitiamo inoltre l’installazione, dopo ben sette anni di assenza, del lampione a cinque luci che era posto proprio all’ingresso delle gallerie del San Giovanni e che, dopo essere stato danneggiato da un’auto, è stato rimosso e mai più reinstallato. Altro caso analogo in piazza Grimaldi. E visto che leggiamo che la nuova azienda si dedicherà anche alla illuminazione di chiese e monumenti, ci permettiamo di segnalare l’orribile illuminazione del complesso monumentale del San Giovanni, forse l’unico esempio in Italia di monumento illuminato dall’alto verso il basso anziché il contrario, con il risultato che le sue linee architettoniche risultano completamente falsate".
"Nel recente passato, è spesso capitato che tante strade siano rimaste al buio per giorni (ultimamente via Acri con forte rabbia dei commercianti) e negli ultimi tempi il lampione che illumina il prestigioso teatro Politeama funziona un giorno sì e dieci no rendendo la piazza stessa davvero buia. Tanti piccoli/grandi problemi da affrontare e risolvere, quindi, per il nuovo gestore della pubblica illuminazione della nostra città. Ad esso rinnoviamo i nostri migliori auguri - concludono - e ci dichiariamo disponibili per una proficua collaborazione, perché è importantissimo l’efficientamento energetico, sono importantissimi i risparmi, ma sono soprattutto importanti il decoro e la sicurezza, aspetti spesso colpevolmente trascurati purtroppo".
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