I timidi segnali di ribasso sul fronte dei prezzi dei carburanti sono del tutto insufficienti, soprattutto se confrontati col crollo delle quotazioni petrolifere registrato negli ultimi giorni. Lo afferma il Codacons, che torna a puntare il dito contro le anomalie nella formazione dei listini alla pompa. Secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana, il prezzo medio della benzina al self è calato di appena un millesimo di euro, attestandosi a 1,752 euro/litro, mentre il prezzo del gasolio venduto sulla rete è rimasto invariato a 1,684 euro/litro. - spiega l'associazione - Tutto ciò nonostante le quotazioni del petrolio siano crollate nell'ultima settimana del -12%, passando da una media di 78 dollari al barile agli attuali 68 dollari.
E' vero che le quotazioni petrolifere non sono l'unico indice che determina il prezzo dei carburanti alla pompa, ma al tempo stesso una riduzione così forte del greggio avrebbe dovuto influire maggiormente sui listini praticati al pubblico, anche in considerazione della velocità con cui i prezzi di benzina e gasolio sono saliti in occasione del recente rialzo del petrolio dopo lo scoppio della guerra in Iran. - aggiunge il Codacons - Per questo ci aspettiamo che ora i prezzi praticati sulla rete italiana registrino una adeguata riduzione, e che il governo vigili con attenzione sulla situazione.
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