"Alloggi popolari abbandonati, anziani e malati segregati in casa per l’impossibilità di utilizzare l’ascensore.
Questo è il quadro desolante che ritrae le periferie di Catanzaro.
Interi quartieri abbandonati a se stessi, tetri palazzoni in cui i cittadini sono costretti a vivere senza legge ed in un disumano stato di degrado culturale e sociale".
Francesco Di Lieto del Codacons ritorna sull'Aterp, l'Amministrazione pubblica per la gestione degli alloggi residenziali pubblici della Calabria.
"Le periferie, evidentemente, non fanno parte dell’agenda politica dei nostri amministratori. Che, tuttavia, non disdegnano di interessarsi per garantire la permanenza a soggetti che non hanno alcun diritto.
A seguito di numerose segnalazioni avevamo sollecitato l’Azienda affinché provvedesse ai necessari interventi di ripristino e manutenzione delle strutture abitative popolari.
Inoltre - sostiene Francesco Di Lieto- avevamo informato il prefetto, l’ASP, il sindaco di Catanzaro e, ovviamente l’Aterp che, a causa dell’impossibilità di utilizzare l’ascensore, alcuni residenti in drammatiche condizioni di salute si trovavano, di fatto, segregati in casa.
Una sorta di arresti domiciliari”.
"Oggi l’Aterp è costretta ad ammettere che a causa delle occupazioni abusive, addirittura pari al 70 % e ad una morosità incredibilmente elevata, non ha risorse per provvedere a garantire “il regolare funzionamento del condominio” e tantomeno porre in essere gli interventi di ordinaria manutenzione.
Una “grave difficoltà economica” che impedisce il normale funzionamento dei servizi comuni essenziali.
Difficoltà insormontabili, atteso che la stessa Agenzia Regionale deve ammettere che, “qualora dovesse persistere questa situazione sarà costretta a dichiarare la sospensione delle autogestioni e la revoca degli incarichi agli amministratori di condominio”.
"Praticamente- continua Di Lieto- una bomba ad orologeria grazie, soprattutto, ad una scellerata gestione nell’assegnazione degli alloggi popolari ed una tolleranza con chi può permettersi di pagare i canoni.
Il binomio “casa & voti” ha finito per relegare interi quartieri in uno stato di totale degrado e di altissima pericolosità sociale.
E non risponde al vero che i soldi non ci siano. Infatti spulciando tra i bilanci della Regione Calabria emerge che, in realtà, le somme vincolate all’edilizia residenziale pubblica, ci sarebbero pure, ma non vengono utilizzate.
Riteniamo sia necessario che Aterp e Regione Calabria diano delle risposte concrete - dice Di Lieto - è inaccettabile che ci sia la disponibilità economica e che nessuno si preoccupi di utilizzarla correttamente.
Quegli anziani sequestrati nelle proprie abitazioni, a causa degli ascensori rotti, hanno diritto ad avere delle spiegazioni.
Proprio per questa ragione- conclude il Codacons- chiediamo che la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica vogliano verificare ogni responsabilità, contabile e penale”.
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