“La Festa dell’Architetto è un momento di condivisione, partecipazione e appartenenza. L’obiettivo è quello di rendere sempre più forte ed unita la nostra categoria e di valorizzare il lavoro svolto dai tanti professionisti che spendono quotidianamente il loro tempo allo sviluppo e alla qualificazione dei nostri territori”. Ha esordio così il presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Catanzaro Eros Corapi durante le celebrazioni che si sono svolte al Complesso Monumentale del San Giovanni a Catanzaro. Seduti accanto al presidente, durante la fase iniziale dei lavori in cui si è tenuto un Consiglio aperto, il vicepresidente dell’Ordine Bruno Tropea e il segretario Alessandro Pitaro. “Dobbiamo fare in modo – ha aggiunto il presidente Corapi - che nei tavoli di confronto istituzionali si tenga conto del ruolo dell’Architetto.”
L’occasione è stata propizia anche per soffermarsi sulle ataviche disfunzioni che investono la piattaforma CalabriaSue. strumento indispensabile per tutte quelle procedure amministrative riguardanti gli interventi edilizi ed in proposito il Presidente ha reso edotta l’ampia platea del recente incontro tenutosi con Fincalabra. Nell’illustrare le azioni compiute in materia di formazione e aggiornamento professionale il vicepresidente Bruno Tropea ha spiegato: “Abbiamo lavorato sulle linee guida 2024”. Otre ai numerosi passi avanti compiuti sul tema, il vice presidente ne ha anche individuato le criticità: “Siamo limitati nel nostro margine d’azione da alcuni decreti ministeriali”. A seguire l’intervento dell’arch. Frangipane, che ha focalizzato l’attenzione sul processo civile telematico, e dei già presidenti dell’Ordine Giuseppe Macrì, Biagio Cantisani e Antonino Renda. “L’Ordine degli Architetti di Catanzaro – ha evidenziato l’arch. Macrì – è stato ed è protagonista di grandi battaglie per superare numerose criticità. Rimaniamo sempre convinti che la qualità – ha aggiunto – si raggiunge con il rispetto delle regole”. “Le professioni intellettuali – ha detto l’arch. Cantisani – sono state svilite. Occorre dare un segnale, anche dal punto di vista deontologico, per fare capire l’importanza delle nostre azioni. Abbiamo la forza per andare avanti”. Sull’eccessiva burocrazia si è soffermato l’arch. Antonino Renda che ha anche tenuto a precisare: “I delegati al Consiglio Nazionale e ad Inarcassa devono rispondere agli Ordini provinciali”.
A portare i saluti del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Nicola Scalise. Hanno offerto il loro contributo il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Pietro Falbo e l’arch. Virgilio Piccari, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. “La nostra – ha detto il presidente Piccari – è una terra intrisa di arte e di colori. Il nostro linguaggio è quello dell’arte che appartiene alla professione di Architetto”. “Dobbiamo far valere le nostre idee e far valere le nostre professioni” ha sintetizzato la presidente della Fondazione Architetti Catanzaro Francesca Savari.
Prima di dare spazio al seminario “Il teatro del Barocco: luce e ombra al tempo di Caravaggio” con la bellissima relazione della prof.ssa Maria Saveria Ruga dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, sono intervenuti i presidenti degli Ordini di Reggio Calabria, Ilario Tassone, Vibo Valentia, Fabio Foti e Crotone, Francesco Livadoti, che hanno testimoniato l’unità d’intendi che unisce gli Ordini della Calabria.
Il premio “Sergio Mirante”, giunto alla seconda edizione, ha registrato la premiazione dell’arch. Federica Rizzo e dell’arch. Guido Mignolli per i progetti “Coltivare il sociale” e “IAIAO”. Il primo ha interessato l’azienda Statti di Lamezia Terme; il secondo diverse aziende della Provincia di Catanzaro. Dopo aver riconosciuto il premio ai colleghi che hanno raggiunto il traguardo dei 25 anni di iscrizione all’Ordine, i quali nel loro breve saluto alla platea hanno rimarcato l’orgoglio per la professione e per l’appartenenza all’Ordine di Catanzaro, un pensiero particolarmente sentito è stato rivolto al mai dimenticato architetto Giuseppe Antonio Zizzi, che proprio quest’anno ne avrebbe invece compiuti 50.
I colleghi premiati sono stati l’arch. Caterina Cardamone, l’arch. Cristina Muccari, l’arch. Elvira Tropiano, l’arch. Marco Gigliotti, l’arch. Teresa Ciranni, l’arch. Fabio Romano, l’arch. Lorella Notaro, l’arch. Mariella Aprigliano, l’arch. Maurizio Longo, l’arch. Pietro Domenico Bertucci, l’arch. Carlo Angelo Durante, l’arch. Maria Ola, l’arch. Angela Simona Destefano, l’arch. Giacomo Viscomi, l’arch. Luigi Ciliberti, l’arch. Antonio Lento, l’arch. Pierpaolo Caputo, l’arch. Antonio Scalise, l’arch. Alessandra Pasqua, l’arch. Laura Ciambrone, l’arch. Monia Davoli, l’arch. Costantino D’Amico, l’arch. Rosario Testaì, l’arch. Giovanna Spiraglia, l’arch. Claudio Paonessa.
Infine, la visita libera della mostra: "Caravaggio: non c'è energia senza colore", Storie di forme che prendono vita - Opere di Guido Venanzon”. Interventi musicali del “Trio meraviglie” composto da Domenico Gervasi, Paola Riccardi e Davide Stratoti hanno arricchito il programma della giornata che si è concluso con la ormai tradizionale cena sociale.
Una serata estremamente partecipata che ha visto i locali del San Giovanni gremiti per tutta la durata della manifestazione. A testimoniare lo spirito di condivisione e di impegno che vede uniti tutti i colleghi dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della prov. di Catanzaro.
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