"Domani, giovedì 29 aprile, la Commissione Affari Costituzionali di cui Lei fa parte inizierà la discussione sulla proposta di legge Brescia e altri che attiene alle modalità di voto a distanza, intervenendo sulle consultazioni regionali e amministrative". A comunicarlo il Think Tank Collettivo Peppe Valarioti.
"Le incertezze dovute all'emergenza pandemica - prosegue la nota - rappresenteranno un ostacolo concreto all’esercizio sostanziale del diritto al voto nella tornata elettorale d’autunno, che riguarderà più di milletrecento comuni, oltre che la Regione Calabria. In tale scenario, se non saranno predisposti sistemi di voto a distanza, si chiederà ai cittadini in mobilità, cosiddetti fuori sede, di scegliere tra il diritto costituzionale al voto e quello, fondamentale, alla salute. Da questa consapevolezza nasce la campagna Voto Sano Da Lontano, lanciata il 14 dicembre 2020 dal Think Tank Collettivo Peppe Valarioti, per riaffermare la centralità del tema nell’agenda politica del Paese".
"L’appello all’unità - si legge ancora - è stato subito recepito da tante realtà da tempo impegnate per il riconoscimento di questo diritto, a partire dallo storico comitato Io Voto Fuori Sede, continuando con le associazioni e i movimenti universitari Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia, Confederazione degli Studenti, Link, Primavera degli Studenti, Unilab Svoltastudenti, Unione degli Universitari, l’associazione di fuorisede messinesi Fuori Di Me, e l’associazione The Good Lobby. Così come, allo stesso modo, è stato sposato fin da subito a livello calabrese da parte di sindacati, associazioni e movimenti che, seppur con finalità sociali differenti, hanno riconosciuto l’importanza di lavorare insieme per vincere questa battaglia. Esse sono ANPI, Confesercenti, CGIL, CISL e UIL, Libera, Movimento Politico per l’Unità e l’associazione Insieme per il Bene Comune".
"Centinaia di migliaia di studentesse, studenti, lavoratori e lavoratrici fuori sede chiedono da anni che l’Italia adotti una legislazione che consenta di votare a distanza, come previsto ormai nella maggior parte dei Paesi europei. Auspichiamo che l’inizio di un nuovo dibattito parlamentare si basi sulla consapevolezza del ritardo accumulato e tenga conto dell’emergenza pandemica che stiamo vivendo. Chiediamo che si agisca nel solco dell’articolo 3 della nostra Carta, che assegna alle Istituzioni della Repubblica il compito di rimuovere ogni ostacolo che limiti, di fatto, la partecipazione al processo democratico. Il Paese potrà ripartire soltanto se le Istituzioni e le forze politiche tutte, insieme, al di là delle differenze e degli interessi di parte, affronteranno l’urgenza di dare voce a quella Next Generation che è destinataria e attrice principale del più grande piano di investimenti dal dopoguerra. Chiediamo di poter partecipare pienamente e attivamente alla vita politica e sociale del nostro Paese, - conclude - a partire dalle prossime elezioni. Chiediamo che venga data una risposta concreta a tutti quei fuori sede che vogliono veder riconosciuto il loro diritto di votare, facendolo in piena sicurezza. Per questo, infine, chiediamo di non sprecare anche questa occasione".
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