Collina segreta, il gip di Catanzaro scarcera Vittorio Falvo

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  18 gennaio 2024 18:12

Torna in libertà Vittorio Falvo, tratto in arresto all’alba del 16 gennaio nell’operazione Secreta Collis, accusato di essere partecipe dell’associazione dedita al narcotraffico. All’udienza di convalida del fermo il suo legale, Francesco Iacopino, ha fermamente censurato il provvedimento restrittivo evidenziando la totale assenza dei presupposti giustificativi della misura pre-cautelare.

"Il potere del pubblico ministero di privare un individuo della libertà - ha osservato il legale - si fonda su due requisiti: 1) l’esistenza di specifici elementi – fuori dal caso di flagranza – che facciano ritenere concreto il pericolo di fuga; 2) gravi indizi di reato. In particolare, quanto al pericolo di fuga, l’avv. Iacopino ha evidenziato la mancanza  grafica di motivazione che giustificasse in concreto il provvedimento restrittivo. Detto altrimenti, nel decreto di fermo, nel paragrafo dedicato al “pericolo di fuga” dei fermati, il nome di Falvo non compare mai. Non è indicato un solo elemento, men che meno concreto, che giustificasse una misura così violenta, com’è quella della privazione della libertà personale. Ma è sugli elementi indiziari che il fermo è stato severamente censurato dal difensore. Secondo l’ipotesi d’accusa il Falvo sarebbe partecipe della (presunta) associazione, provvisoriamente contestata, in quanto stabilmente a disposizione del gruppo dedito al narcotraffico. Leggendo le conversazioni intercettate, però, emerge l’esatto contrario. Se esiste un’associazione (e il processo lo accerterà), ha proseguito il difensore, le conversazioni in atti dimostrano già da una prima, immediata, lettura che certamente il Falvo non ne fa parte. Uno spaccato diverso, e inquietante, che segna una frattura insanabile tra gli elementi acquisiti e la tesi di accusa". 

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La tesi difensiva, evidentemente, ha convinto il Giudice Maria Cristina Flesca. Sebbene il P.M. avesse chiesto la convalida del provvedimento di fermo e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, il GIP ha escluso la gravità indiziaria e disposto l’immediata scarcerazione di Vittorio Falvo, restituendogli la piena libertà.

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