di FILIPPO COPPOLETTA | Da anni al centro di polemiche e proteste da parte di cittadini e associazioni di categoria, nel modo più barbaro e selvaggio è stato messo temporaneamente fuori uso il famigerato autovelox di Simeri Crichi. Diversi colpi d'arma da fuoco sarebbero stati esplosi all'indirizzo del dispositivo di rilevazione della velocità installato lungo la Statale 106 che attraversa il comune del catanzarese. La scoperta da parte delle autorità è avvenuta nella mattinata di sabato 4 gennaio, quando alcuni cittadini avrebbero notato e segnalato gli evidenti segni dei colpi su più parti del dispositivo.
Immediata è stata la comunicazione da parte del Comando di Polizia Locale alla società proprietaria dell'autovelox "Labconsulenze" che, fino a quel momento, non aveva effettivamente ricevuto alcuna segnalazione di anomalia del dispositivo. Lo stesso, infatti, continuava a funzionare nonostante le immagini della telecamera di rilevazione (oggetto degli spari) fossero leggermente offuscate. La società ha quindi effettuato un sopralluogo e valutati gli ingenti danni subiti dall'autovelox, ha proceduto allo smontaggio dello stesso per ripararne le parti danneggiate.
Intanto, il Comune di Simeri Crichi sta procedendo in queste ore ad inviare ogni comunicazione agli uffici della Prefettura di Catanzaro mentre gli inquirenti ed in particolare i militari dell'Arma dei Carabinieri della locale stazione, stanno acquisendo i filmati delle telecamere installate sul posto per ricostruire la dinamica ed eventualmente risalire agli autori dell'insano gesto.
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