di CLAUDIA FISCILETTI
La Giornata nazionale di “Legalità ci piace!”, promossa da Confcommercio, è giunta alla sua settima edizione e quest’anno ha come tema principale la contraffazione e l’abusivismo commerciale che distruggono l’economia e il lavoro di tanti imprenditori.
Questa mattina, Confcommercio Calabria Centrale ha organizzato un convegno per approfondire i temi centrali e per sensibilizzare in particolar modo i giovani. L’incontro, infatti, si è tenuto nell’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro, a cui hanno partecipato gli studenti del Liceo Classico Galluppi.
E’ stato il Presidente di Confcommercio Calabria Centrale, Pietro Falbo, ad iniziare il convegno presentando l’analisi dell’indagine messa in atto quest’anno da Confcommercio. I dati che ne emergono sono allarmanti ed offrono uno spaccato delle difficoltà che deve affrontare il mercato italiano. I prodotti che vengono maggiormente acquistati in maniera illegale e contraffatti, spesso acquistati anche tramite i canali del web, riguardano l’abbigliamento (nel Sud e isole al 69,9% di cui il 10% online, in tutta Italia al 69,4%), prodotti alimentari (nel Sud e isole al 45,3% in tutta Italia al 31%), seguiti in percentuali minori dai prodotti di pelletteria, da orologi, gioielli, occhiali, calzature, farmaci, profumi e prodotti cosmetici. Dall’indagine emerge che il 66% degli italiani è informata sui prodotti di contraffazione e, la stessa percentuale, è comunque d’accordo sull’acquisto illegale che spesso, com’è sempre illustrato nell’indagine, è dettato da problemi economici (74% al Sud e isole e 70% in Italia). La contraffazione ha come conseguenza dei fenomeni criminali, tra cui quello percepito maggiormente dalle imprese del terziario del Sud è l’abusivismo (39%). Non solo, la vendita e l’acquisto di oggetti contraffatto hanno come effetti anche la concorrenza sleale e l’illegalità.
Nel corso dell’incontro è stata fatta una diretta streaming nazionale con il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che alla presenza del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha spiegato come «contraffazione e abusivismo sono fenomeni che hanno una preoccupante ricaduta sociale e indeboliscono l’intera filiera del mercato italiano». Il Presidente Sangalli, come soluzione all’illegalità che danneggia gli esercizi e gli imprenditori, ha chiesto di intensificare ulteriormente i controlli rafforzare l’attività repressiva sul territorio. «Questa giornata non è l’impegno di un giorno -aggiunge Sangalli-, Confcommercio vuole impegnarsi seguendo due linee guida: la sicurezza per le nostre imprese e lavorare per approfondire la cultura della legalità».
A seguire, l’intervento del Procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, che ha spiegato come si parli troppo poco del problema della contraffazione che è sottovalutato ma che bisogna far conoscere soprattutto ai giovani, in quanto sono coloro che hanno anche maggiore possibilità di fare acquisti online di prodotti contraffatti. «Per contrastare la contraffazione, secondo me, -spiega Falvo- non bisogna inasprire le pene ma rendere effettive quelle che già sono previste dalla legislazione italiana».
Presenti all’incontro anche esponenti delle forze dell’ordine che ogni giorno sono in prima fila nella lotta contro la contraffazione e che hanno raccontato le loro esperienze in questo ambito, come il Generale di Brigata della Guardia di Finanza, Dario Solombrino, il Tenente Colonnello dell’Arma dei Carabinieri, Giuseppe Carubia, il dirigente della divisione Polizia Anticrimine, Antonio Turi, il Tenete di Vascello della Capitaneria di Porto, Matteo Verrigni, seguiti poi dall’intervento del presidente della commissione anti ‘ndrangheta, l’avvocato Arturo Bova, che ha sottolineato come il fenomeno della contraffazione non ha più quella connotazione artigianale-familiare di un tempo, ma sia ormai diventato un fenomeno di dimensioni molto vaste.
Sono intervenute anche Maria Teresa Morano, della Fondazione “Trame”, che ogni anno organizza il festival dei libri sulle mafie a Lamezia Terme per far conoscere il problema delle mafie presenti sul nostro territorio, ed Emilia Iaccino, dell’associazione “Libera” che ha spiegato come la cultura della legalità si sviluppi proprio in giovane età.
A concludere, l’intervento di Monsignore Giuseppe Silvestre, che ha sottolineato come la legalità si può raggiungere con la collaborazione di tutti attraverso l’informazione e la formazione nelle scuole.
E’ stato poi il turno delle domande poste dagli studenti, anticipato dall’intervento di Elena De Filippis, dirigente del Liceo Classico Galluppi, che ha precisato come «l’illegalità può essere sconfitta se si combatte davvero, a cominciare dai banchi di scuola».
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