Il Comune presenterà un progetto da circa 14 milioni a cui potranno aggiungersene altri 8 per un totale di 22. Con il revamping l'impianto sarà in grado di servire fino a 123 mila utenze
29 giugno 2019 23:55di Gabriele Rubino
È sempre più vicina la definizione del progetto di revamping del depuratore in località Verghello. A seguito della sentenza Tar che ha valutato legittima la revoca di Palazzo De Nobili dell'aggiudicazione provvisoria del vecchio project financig per gli insanabili conflitti all'interno della compagine di imprese (sorti a seguito dell'espunzione del servizio di bollettazione), numerosi sono stati gli incontri tecnici fra i funzionari comunali e quelli regionali. All'inizio della prossima settimana, l'ultima versione degli elaborati della riqualificazione dell'attuale impianto saranno presentati alla controparte regionale. L'ultima base progettuale predisposta da Gestione del Territorio del Comune prevede essenzialmente un costo di 10 milioni e 100 mila a cui aggiungerne 3,6 per migliorie gestionali. A queste somme, almeno verbalmente, dalla Regione hanno riconosciuto al Comune una disponibilità di massima ad integrare un'ulteriore quota di finanziamento che può arrivare fino a 8 milioni di euro. In definitiva le risorse attivabili complessivamente (sia per il sistema di depurazione e sia per la collettazione fognaria) si aggirano fra 21,5 e 22 milioni di euro. Grosso modo le stesse del precedente project financing. La differenza è che con quest'ultima procedura (a compartecipazione privata) l'impianto sarebbe stato collocato in un posto diverso (più interno, a Germaneto), invece con quest'ultima soluzione resterà lì dov'è, risparmiando tempo sugli espropri ed altri passaggi burocratici. La logica dell'intervento sulla struttura esistente da località Verghello parte dal presupposto che dapprima si rinforzerà l'impianto depurativo ed in una seconda fase i collettori delle fogne per gli stabili (numerosi, fra cui anche residenze private) che ne sono sprovvisti lungo il territorio cittadino. Il potenziamento del depuratore viaggerà su due linee direttrici: una migliore gestione dei picchi delle acque piovane (limitandone l'arrivo alle vasche) e la creazione di volumi tali da poter trattare in maniera più efficiente i fanghi. Quest'ultimo è l'aspetto più delicato. È il problema del “cattivo odore”, spesso denunciato dagli abitanti del quartiere marinaro che, sono convinti dal Comune, sarà arginato. Come? Partendo con l'impletazione del macchinario deputato al primo filtraggio in entrata del depuratore, proseguendo con ciclo ( a volte ripetuto due volte) degli stessi prodotti per una più accurata “selezione” dei fanghi. Per questi ultimi si punta al processo di ossidazione (oggi non sfruttato al meglio) che porterà come risultato la riduzione delle fastidiose esalazioni. A seguito della riqualificazione, l'attuale depuratore sarà in grado di sopportare gli scarichi di 123 mila abitanti. Non solo quelli del capoluogo ma anche altresì quelli di Roccelletta di Borgia (località già servita). Da un punto di vista amministrativo, sul progetto è necessario ottenere il visto positivo della Regione a cui farà seguito un pressoché immediato passaggio in Giunta comunale. Dopodiché sarà stabilita il tipo di appalto che sarà utilizzato. Acquisito ciò sarà possibile stimare i tempi dell'avvio dei lavori.
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