Legambiente Calabria e Sicilia, con i rispettivi presidenti Anna Parretta e Tommaso Castronovo, unitamente ai circoli di Legambiente Reggio Calabria -Città dello Stretto, Legambiente Messina e Legambiente Peloritani, aderiscono alla manifestazione “No Ponte” organizzata alla Stazione di Villa San Giovanni il 18 maggio alle ore 9,30.
“Ancora una volta, attraverso la nostra partecipazione alla manifestazione del 18 maggio, - affermano Anna Parretta e Tommaso Castronovo - ribadiamo la nostra netta opposizione alla realizzazione di un’opera costosissima, inutile e deleteria sotto il profilo ambientale e che abbiamo definito ‘Il grande bluff’. Un’opera che non solo non risolverà i problemi di mobilità del Sud, ma sta sottraendo e continuerà a sottrarre ingentissime risorse alle vere priorità delle nostre regioni”
“Ci sono tantissimi investimenti e opere pubbliche – continuano - meno visibili mediaticamente del Ponte sullo Stretto di Messina, ma molto più utili alla collettività e all’economia del nostro Paese. Nel solo settore dei trasporti basti pensare che attualmente in Calabria il 70% dei km ferroviari è a binario unico, in Sicilia l’85%, e che, per come evidenziato nell’ultimo rapporto di Legambiente Pendolaria, le flotte regionali sono tra le più vetuste d’Italia”.
“È ormai quotidiana - concludono Parretta e Castronovo - l’emersione di criticità e problematiche, a partire dagli impatti ambientali messi in rilievo in diversi dossier elaborati da Legambiente e da altre associazioni che dovrebbero indurre ad un serio ripensamento del Governo italiano sull’ipotesi di costruzione del Ponte”.
Legambiente ribadisce le proposte già avanzate : prima di tutto occorre migliorare il trasporto su ferro per collegare meglio le due regioni con il resto della Penisola; migliorare quello via nave con l’acquisto dei traghetti Ro-Ro (Roll-on/Roll-off) e convertire le flotte attuali in traghetti elettrici, rendere più efficienti i servizi coordinando l’offerta dei diversi servizi per semplificare gli spostamenti e gli scambi tra treni, autobus locali e regionali, traghetti; integrare tariffe e biglietti dei vari gestori, migliorando l’offerta di viaggio per i pendolari con costi minimi per le casse pubbliche. Solo così in Sicilia e Calabria si potranno far spostare persone e merci in modo civile e da Paese moderno.
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