Leggiamo una nota stampa del consigliere comunale Vincenzo Capellupo dal titolo “Catanzaro ed alta velocità: continua la marginalizzazione” in cui il politico catanzarese evidenzia la sistematica esclusione della nostra Città, Capoluogo di regione, dai principali progetti infrastrutturali che stanno interessando la Calabria.
Le parole del Consigliere Capellupo squarciano un velo di silenzio che da anni ha avviluppato i nostri politici, di maggioranza e di opposizione. Capellupo è Consigliere di maggioranza e il suo intervento assume un significato ed un peso particolare allorquando dichiara che “mentre assistiamo all’incremento delle operazioni Ryanair a Reggio Calabria e alla crescente concretezza dell’Alta Velocità a Cosenza, Catanzaro continua a essere emarginata e trascurata e con essa tutta l’area centrale della Calabria e non solo”; e ancora, dopo avere rimarcato che “le istituzioni che dovrebbero proteggere e promuovere il benessere dell’intera Calabria e del suo Capoluogo sembrano, invece, impegnate in una politica di marginalizzazione che penalizza profondamente il nostro territorio” aggiunge, stizzito: “Chiedo con forza che le istituzioni regionali e nazionali riconoscano l’importanza strategica di Catanzaro e adottino misure concrete per integrarla nei piani di sviluppo infrastrutturale. Il Capoluogo deve essere incluso nei progetti di miglioramento della mobilità e delle comunicazioni per garantirle un futuro di prosperità e progresso”.
Ma come? Il Consigliere Capellupo si è iscritto al Comitato per il Recupero della Stazione di Sala a nostra insaputa? Sì, perché il suo intervento sembra ricalcare le decine di nostre sollecitazioni che nel tempo abbiamo rivolto con insistenza ai nostri politici ed amministratori – anche a quelli della sua parte politica, che ora siedono al comando della città e che in campagna elettorale avevano promesso di avviare importanti interlocuzioni con i vertici di RFI – e porge il fianco per una nostra ulteriore richiesta che, siamo sicuri, il Consigliere non vorrà glissare: che fine ha fatto, dunque, la mozione che il Consiglio comunale ha approvato il 7 Novembre dello scorso anno (su proposta del consigliere Serò) con la quale impegnava il Sindaco a formare un gruppo di lavoro per avviare/proseguire l’interlocuzione con i responsabili RFI? Anche questa è finita in quel profondo cassetto in cui giacciono, inevase, le istanze della città?
E a proposito di richieste inevase, crediamo che i Consigliere Capellupo e i suoi colleghi della massima assise cittadina ricordino che il Comitato ha sempre denunciato, senza avere alcun riscontro, l’arretratezza delle infrastrutture, specialmente ferroviarie, e il profondo declino verso cui la città si andava indirizzando da anni e dove sembra oggi essere arrivata.
Il Comitato, vogliamo qui ribadirlo, ha sempre chiesto che la politica catanzarese, ma anche quella provinciale e regionale, intervenisse nei riguardi dei responsabili RFI soprattutto nel periodo in cui il nord Italia presentava progetti da inserire nel PNRR. Ma evidentemente gli obiettivi non coincidevano perché, nonostante avessimo sempre sottolineato che la costruenda Metropolitana di superficie di Catanzaro (una sorta di upgrade del percorso urbano della storica Calabro Lucana) non avrebbe risolto il problema dei viaggi interregionali; che gli interventi a macchia di leopardo con i pullman sarebbero stati solo un palliativo; che gli investimenti sulla vecchia linea Catanzaro Lido-Lamezia sarebbero stati inutili e fuorvianti (Catanzaro ha bisogno di una linea diretta e veloce verso l’aeroporto/stazione di Lamezia); che le persone che si devono recare fuori regione, in alternativa all’uso dell’auto per raggiungere Lamezia, hanno la sola opzione di utilizzare le disagevoli linee di trasporto extraurbano su gomma, portatrici di inquinamento. Nonostante tutte queste segnalazioni, il Comitato non è riuscito ad avviare un serio approfondimento su tali temi e a risvegliare le coscienze di coloro che dovrebbero rappresentarli degnamente e che, invece, brillano per il loro silenzio assordante e deleterio.
In questa torrida estate, avremmo piacere che fra i banchi della politica locale si alzasse un venticello di rinnovamento e rinascita e vogliamo illuderci che sia giunto il momento di conoscere se il gruppo cui fa riferimento la mozione consiliare è stato formato, cosa ha realizzato e lo stato dei fatti in cui la stessa mozione si trova. E sarà in questo contesto che il consigliere Capellupo potrà evidenziare il suo impegno istituzionale per raggiungere un obiettivo non del Comitato ma dell’intera città della quale egli fa parte.
Comitato Stazione Sala
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