Commercianti in affanno a Crotone: lettera aperta dell'avvocato Barbara Ventura

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Commercianti in affanno a Crotone: lettera aperta dell'avvocato Barbara Ventura
Barbara Ventura
  23 ottobre 2022 22:00

di BARBARA VENTURA*

"In questo momento storico difficile per il commercio, sarebbe utile mettere in atto delle iniziative virtuose a supporto di questo comparto già messo a dura prova dal lockdown, predisponendo ad esempio delle specifiche offerte vantaggiose, per luce e gas, dedicate ai negozianti della città di Crotone e del territorio crotonese, tra cui la possibilità di fornire energia gratis per le aperture in pausa pranzo."

Banner

"Si potrebbe, ad esempio, mettere a disposizione dei commercianti del territorio dei pacchetti di forniture e servizi personalizzati, delle misure volte a fornire energia elettrica e gas ad un prezzo calibrato, con sconti e gratuità in determinate fasce, come già avviene in alcune città del nord Italia. In altre realtà nel nostro Paese, infatti, sono state avanzate proposte che prevedono contratti personalizzati, con la possibilità di usufruire di giornate gratis (pacchetto di 1.000 kWh gratuiti in fascia F1 da suddividere nel corso della fornitura), nonché servizi di consulenza relativi ad aspetti tecnici e normativi tipici del mercato gas ed energia elettrica."

Banner

"Si tratta di un’opportunità non solo economica per i negozianti crotonesi, ma di un’iniziativa importante di più ampio respiro, facendo rete tra le realtà del territorio, con ricadute positive sullo stesso, che può senz’altro contribuire allo sviluppo delle micro-imprese e delle partite IVA, e che come avvenuto altrove, sarebbe auspicabile replicare anche nel crotonese. I negozi potrebbero restare aperti nella fascia oraria della pausa pranzo, anche per diluire gli afflussi. Ciò potrebbe costituire, inoltre, un incentivo per animare la città anche in quella fascia oraria in cui sembra esserci il coprifuoco, ravvivando il centro cittadino."

Banner

"Sappiamo che bisogna andare incontro alle esigenze di tutti, che non è semplice, soprattutto per chi ha imprese familiari e impiega il tempo della pausa pranzo per ritornare a casa e sbrigare alcune commissioni o rilassarsi, ma occorre avere la consapevolezza che il supporto reciproco è lo strumento principe per il benessere dell’intera comunità. Il modo migliore di far tornare a vivere la nostra Città è proprio quello di mettersi a disposizione dei cittadini, del pubblico. Gioiellerie, negozi di abbigliamento, calzature, cosmetici, tabaccherie, ad esempio potrebbero tenere aperto con orario continuato, anche durante la pausa pranzo, per permettere agli altri lavoratori di concedersi un momento di shopping e di relax nelle attività del centro cittadino e non solo. In alternativa si potrebbe prendere in considerazione la possibilità di valutare una rimodulazione degli orari di lavoro, riducendo ad esempio la fascia della pausa pranzo dalle ore 13:00 alle ore 14:30 e utilizzando la successiva fascia oraria dalle ore 14:30 sino alle 18:30 per svolgere l’attività lavorativa pomeridiana. Tutto ciò, nel lungo periodo, permetterebbe un notevole risparmio energetico."

"Non solo, l’iniziativa di adottare l’orario continuato o con rientro pomeridiano anticipato per i negozi del centro cittadino è immaginata anche per fronteggiare il problema delle strade vuote dopo le ore 18:00, quando il sole è ormai calato e la temperatura inizia a farsi rigida. La scelta strategica di contribuire a questo modello “illuminato” riguarderebbe tutto il tessuto e la rete commerciale crotonese e potrebbe rappresentare il valore aggiunto di una sinergia territoriale di cui c’è bisogno in questo periodo storico, che tra i tanti disagi potrebbe far riscoprire il negozio sotto casa."

"Tanti cittadini in quella fascia oraria potrebbero guardare le vetrine con più attenzione, dopo aver bevuto un caffè, fatto un salto in banca, alle poste e così via, concedendosi un attimo di shopping in tutta tranquillità. Rientrare prima in negozio, con relativamente “meno” tempo per la pausa pranzo, potrebbe essere un piccolo segnale per andare incontro alle esigenze di tanti altri lavoratori e per cercare di rianimare le strade della Città. Occorre fare scelte di buon senso, ispirate al criterio di ragionevolezza, rilanciando il commercio crotonese, messo in ginocchio da due anni di stop a seguito dell’emergenza pandemica da Covid-19, ma anche a causa del graduale spegnimento del cuore cittadino, che appare sempre meno affollato, essendosi negli anni sempre più svuotato. Come cittadini crotonesi dobbiamo fare del nostro meglio per tornare a far splendere Crotone."

*Avvocato e cittadina crotonese

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner