di SETTIMIO PAONE
Il Comune di Montauro, in provincia di Catanzaro, è commissariato in seguito alle dimissioni di sei consiglieri comunali: Paolo Mattia, Roberto Sestito, Antonio Schiavone, Leo Aiello, Marisa Viglianisi e Antonio Cerullo. Le dimissioni, protocollate l’11 giugno 2025, hanno determinato lo scioglimento del consiglio comunale per perdita della maggioranza, secondo quanto previsto dall’articolo 141 del Testo Unico degli Enti Locali. La crisi politica si è manifestata con sempre maggiore evidenza nei mesi precedenti, fino a giungere a una rottura insanabile tra il sindaco e la maggioranza dei consiglieri.
Il Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, ha preso atto della situazione e, nelle more del decreto di scioglimento da parte del Presidente della Repubblica, ha disposto la sospensione degli organi politici del Comune. Contestualmente, è stato nominato un commissario prefettizio per garantire la gestione ordinaria dell’ente.
La scelta è ricaduta su Francesco Giacobbe, funzionario economico-finanziario in servizio presso la stessa Prefettura di Catanzaro. Giacobbe assumerà temporaneamente le funzioni del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, con il compito di assicurare continuità amministrativa fino alle prossime elezioni.
Il commissariamento rappresenta ora una fase di transizione durante la quale il Comune potrà garantire i servizi essenziali e la regolarità amministrativa, ma anche prepararsi a un ritorno alla piena democrazia locale con l’elezione del nuovo sindaco e del consiglio comunale. Le elezioni si terranno presumibilmente nella primavera del 2026, secondo il primo turno elettorale utile previsto dalla normativa.
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