"La Commissione ha il dovere adesso di non fermarsi all’operato del solo governo Conte (Speranza) ma di indagare anche sull’esecutivo Draghi (Speranza), per fare verità e giustizia su tutto quello che è accaduto ed è stato fatto contro un popolo inerme in Italia negli ultimi 4 anni”
09 agosto 2024 15:16Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, con una nota su La Verità e, da poco, in un breve video su Fb, che, viene ricordato, ha, come sempre, subito fatto registrare, in poche ore, un grande successo con quasi un migliaio di visualizzazioni e tantissime adesioni, da ogni parte d’Italia, interviene dopo la nascita della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid, con la nomina dei componenti del Senato e della Camera, parla di “grande conquista civile” e chiede che “adesso si indaghi su tutto, senza alcun limite, per fare verità e giustizia su quanto è accaduto ed è stato fatto, negli ultimi 4 anni in Italia, contro un popolo inerme e oppresso”.
"La Commissione d'inchiesta sul Covid è una grande conquista civile, che si deve in particolare alla coraggiosa campagna de La Verità, che Diritti Civili ha, sin dall’inizio, sempre condiviso e fortemente sostenuto, ma, al di là di limiti e regolamenti incomprensibili e ostativi, ha il dovere adesso di non fermarsi all’operato del solo governo Conte (Speranza) ma di indagare anche sull’esecutivo Draghi (Speranza), deve andare sino in fondo anche e soprattutto, per fare chiarezza e giustizia, su chi ha dato ordini su open day, green pass, obblighi e ricatti, sui vaccini sperimentali e sulla tragedia delle reazioni avverse, per onorare la memoria e dire perché sono morti all'improvviso (e continuano ancora oggi, purtroppo) migliaia di giovani e persone sane di ogni età", afferma Corbelli.
"Nessun processo sommario, rispetto e garantismo (che è nella lunga , trentennale storia e nel Dna di Diritti Civili) per tutti, ma ricerca assoluta della verità" prosegue Corbelli, sostenitore, da sempre, del valore dei vaccini, di quelli regolarmente e adeguatamente sperimentati, ma sin dall’inizio della vicenda Covid impegnato a denunciare tutte le storture, gli abusi e a difendere la libertà di scelta e i diritti di un popolo perseguitato e isolato dalla vita sociale”.
Corbelli, che com'è noto e documentato, aveva previsto, denunciato ripetutamente e cercato disperatamente, con innumerevoli interventi e accorati appelli (su La Verità, in tv, a Rete 4) ripresi, tantissime volte, anche da questa testata La Nuova Calabria , tutto quello che di drammatico si è poi verificato, esprime, insieme al suo “apprezzamento per la nascita della Commissione (una vittoria di un grande giornale nazionale, autenticamente libero e indipendente come La Verità e una clamorosa sconfitta per tutti quelli che hanno fortemente osteggiato la nascita di questo importante organismo parlamentare) anche la sua netta contrarietà su alcuni componenti della stessa come, ad esempio, Licia Ronzulli di Fi e Francesco Boccia del Pd” che chiede “vengano sostituiti per un motivo di opportunità viste le dure prese di posizione che hanno assunto in questi ultimi anni contro chi manifestava, in modo pacato, civile e argomentato, solo dei dubbi legittimi su dei sieri sperimentali in modo pacato, civile e argomentato, come è capitato anche a me, in un acceso confronto con la Ronzulli, in una puntata di Zona Bianca, su Rete 4, 3 anni fa, agli inizi di settembre del 2021. Per questo la Ronzulli non può assolutamente far parte della Commissione Covid".
"Deve essere sostituita con un altro parlamentare del suo partito che non abbia avuto posizioni così dure nei confronti di gente indifesa e discriminata. Così come, ripeto, è opportuno che, per lo stesso motivo, non ne faccia parte (almeno!) anche il senatore Francesco Boccia del Partito Democratico. Nulla di personale contro questi due parlamentari, ma almeno questi due esponenti per, ribadisco, un motivo di opportunità è giusto che non facciano parte della Commissione Covid. E’ invece corretto che a presiedere la Commissione sia un esponente di quel partito, Fdi, presente oggi in Parlamento che si è sempre battuto in questi ultimi 4 anni contro ogni forma di diktat, obblighi e ricatti, crudeli e assolutamente ingiustificati”, conclude Corbelli.
9 agosto 2024
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