“Il posto lasciato libero in commissione Elettorale dalle dimissioni di Praticò deve essere ricoperto da un consigliere di opposizione. È un dovere, da parte dell’amministrazione comunale in carica, rispettare uno dei più basilari principi della rappresentanza democratica". Si legge in una dichiarazione del consigliere comunale Antonio J. Corsi.
"Non può essere sfuggito ai più attenti osservatori delle dinamiche politiche della nostra città come, - prosegue - da qualche anno, le variazioni nella geografia del Consiglio comunale abbiano condotto alla presenza, in questa fondamentale commissione, di componenti della sola maggioranza: lo era Praticò, che da poche settimane è diventato assessore, lo è sempre stato il consigliere Amendola così come l’assessore di riferimento Lobello, lo è diventato il consigliere Riccio, eletto con la minoranza e poi transitato nello schieramento opposto".
"Non ho alcuna intenzione di sindacare sulle scelte altrui, però ritengo necessario che l’occasione – le dimissioni di Praticò – venga sfruttata per ristabilire un principio di equità e giustizia. Lo impongono le normative, ma lo suggerisce anche il buon senso: il posto vacante deve essere appannaggio di un elemento dell’opposizione perché solo in questo modo verrà rispettato quel bilanciamento indispensabile nelle istituzioni democratiche. Se l’amministrazione dovesse invece andare in direzione contraria, - conclude - non mi resterà che cominciare a denunciare alle Autorità una situazione di monopolio che rappresenta un vulnus alla democrazia. Siamo in Italia, non in Corea del nord, ricordiamolo tutti”.
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