Compravendita voti e inchieste giudiziarie a Catanzaro. Brugnano (Fsp) e Morabito (Siulp): "Ora un consiglio comunale ad hoc"

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Palazzo De Nobili
  16 febbraio 2021 18:53

"Il susseguirsi di notizie riguardanti inchieste giudiziarie ed ipotesi di compravendita di voti, nei quartieri a sud di Catanzaro, che riguardano alcuni eletti nel consiglio comunale della città capoluogo di regione, non può che creare enorme "imbarazzo" tra la cittadinanza e non può che far riaprire una discussione sulle modalità di fare politica con una chiara e decisa presa di distanza da ogni zona grigia fuori dalla legalità".

Lo dichiarano in una nota congiunta Giuseppe Brugnano e Gianfranco Morabito, rispettivamente Segretario Nazionale e Segretario Provinciale dei Sindacati di Polizia Fsp e Siulp.

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Giuseppe BrugnanoGianfranco Morabito

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"Abbiamo più volte messo in risalto - dicono i sindacalisti della Polizia di Stato - che la problematica della sicurezza nei quartieri definiti "a rischio" di Catanzaro, come viale Isonzo e Aranceto, dove predomina la criminalità rom, non può essere esclusivamente un problema di sola Polizia ma debba, obbligatoriamente,  interessare tutti i soggetti istituzionali della città, ad iniziare dalla politica. Politica che, purtroppo, ha dimostrato indifferenza su tale problematica. Invece, ahinoi, "apprendiamo" che una parte di questa politica catanzarese non solo non prende le distanze ma, addirittura, appare connivente in modo spregiudicato. Riteniamo da rappresentanti dei cittadini in divisa Servitori dello Stato - continuano Morabito e Brugnano - che, innanzi ad un silenzio assordante imperante in città di fronte a tali notizie, la Politica non può essere generalista e assente. È necessario aprire da subito una discussione permanente per segnare una indelebile linea di confine tra lo Stato e l'antistato. Per tale motivo - concludono i rappresentanti dei Sindacati di Polizia Siulp ed Fsp - chiediamo la convocazione urgente di un consiglio comunale ad hoc da dove, auspichiamo, emerga chiara la distanza di ogni singolo consigliere comunale da ogni forma di colpevole contiguità con palesi o oscuri panorami criminali siano essi  organizzati o semplicemente diffusi".

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