Comunali a Catanzaro, caos Pd e indecisioni nel centrodestra: in campo l'ipotesi Baldo Esposito

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Il consigliere regionale Baldo Esposito
  09 gennaio 2022 19:35

di ENZO COSENTINO

Dietro le quinte della scena politica catanzarese del Pd si lavora (chi?) per trovare una quadratura del problema della candidatura a Sindaco del Capoluogo per la prossima competizione elettorale. Sono diversi gli “strappi” che si sono verificati in questi ultimi tempi, rallentando, anzi quasi annullando, il vantaggio che Pd e coalizione di centrosinistra erano riusciti a racimolare rispetto al “silenzioso” schieramento avversario. Il Pd quindi corre ai ripari percorrendo la strada di una mediazione per riportare nel suo alveo partitico chi si è allontanato. E’ il caso del prof. Valerio Donato che resta sul campo con una candidatura autonoma in risposta ai comportamenti del suo Partito, (secondo l’interessato)non propriamente corretti o lineari sotto il profilo del metodo. Che però è anche sostanza politica. E per lunedì il Pd pende anche da quello che sarà il contenuto della conferenza stampa convocata dall’avvocato Aldo Casalinuovo, uno dei quattro personaggi autorevoli che hanno dato la disponibilità, volontariamente, per una eventuale loro candidatura. Conferenza stampa convocata per domani, alle 17, presso la Sala delle Culture nel Capoluogo. Vi sono tutti i presupposti che quanto verificatosi nel Partito dem possa rappresentare la classica “buccia di banana” sulla quale è facile scivolare.

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E da non sottovalutare la confusione che regna attorno alla preparazione dei Congressi del Partito che nel Capoluogo deve celebrare quello della Federazione provinciale. Il Pd ha individuato l’elemento idoneo a prenderne le redini dopo l’esperienza Cuda. Il nome è quello di Salvatore Passafaro. Nelle ultime ore di sua permanenza, quale commissario regionale, Stefano Graziano, vorrebbe, invece, forse per accordi pregressi o forse anche recenti, mettere in corsa una donna. Proposta che servirebbe a spaccare più che a unire un Partito a Catanzaro ammalato di Covid…politico con le sue tante varianti. Infatti alla proposta al femminile di Graziano si contrappone anche un altro esponente di rilievo e militante di vecchia data come Domenico Giampà. L’elemento “lanciato” in orbita dal commissario regionale e Giampà farebbe parte dello stesso gruppo interno al Pd e vicini al consigliere regionale Ernesto Alecci. Il quale però nel merito della questione non avrebbe ancora detto la sua. E che il caos Pd sia –forse normale per certa politica- evidente lo certifica anche le polemiche di queste ultime ore con una ferma presa di posizione di un politico e uomo di sinistra storico nella nostra Città per la sua militanza con incarichi rilevanti nel PCI: Mario Paraboschi.

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Sulla partita candidature a Sindaco non è solo il Pd, comunque a star “poco bene”, le incrinature, anche se non tali da spezzare la ferrea unità dello schieramento, si stanno verificando nel centrodestra. Centrodestra che potrebbe perdere pezzi se veramente prenderà consistenza in loco la costituzione di una nuova area. Nuova per modo di dire perché di “Centro” si torna a parlare ogni qualvolta bussano alle porte appuntamenti elettorali. E poi la bolla di sapone che sale, sale e scoppia. E le voci di trasversalismi di cui si sente in giro avranno peso? Al momento il partito più in difficoltà nel centrodestra è FI. Non ha un candidato a meno che il senatore Giuseppe Mangialavori, coordinatore regionale che tira le fila del partito anche a Catanzaro, non abbia l’asso nella manica. Cui qualcuno gli avrebbe dato anche un nome: Marco Polimeni. Ma la situazione è fluttuante anche perché c’è in campo l’ipotesi candidatura Baldo Esposito, già consigliere regionale e anche vice sindaco a Palazzo de Nobili nonché esponente del Movimento di punta nel centrodestra “Catanzaro da Vivere” (lo stesso in cui ha militato Polimeni). Allo stato attuale Baldo Esposito è nell’UDC.

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Soffiano sul collo del partito azzurro gli altri due importanti partner politici dello schieramento: FdI e Lega. Vogliono un candidato forte in grado di garantire una alta percentuale di probabilità di vittoria. Vi sarebbero quindi tutte le condizioni perché appena sarà convocato un tavolo per le trattative sia Lega (meno probabile), sia FdI rivendichino l’opportunità che FI passi la mano e il candidato sindaco di Catanzaro per la prossima consiliatura a Palazzo de Nobili esca dai loro elenchi.  In tal caso decideranno gli organismi locali o lo faranno Giorgia Meloni e Matteo Salvini?

In un certo senso, viene voglia di dire: Centrosinistra e Centrodestra visti allo specchio.

 

 

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