Comunali a Catanzaro, i dubbi e le anomalie analizzati da 3 esponenti del coordinamento cittadino del Pd

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Una persona al voto
  10 febbraio 2022 09:18

Pubblichiamo la nota di tre cittadini Catanzaresi del Pd. Si tratta di Elena Bova, Massimiliano Cassandra,  Lino Silipo, i quali pongono l’attenzione alle prossime elezioni comunali del capoluogo.  

E’ un quadro che sta già assumendo contorni piuttosto controversi, quello per le prossime comunali in città, e che proprio per questo lascia piuttosto perplessi.  Non può non risaltare agli occhi, innanzitutto, un’anomalia evidente in questa primissima fase di “campagna elettorale”: un candidato a sindaco ricollegato finora ad una certa area politica della quale è stato sempre considerato autorevole esponente (il centrosinistra), del quale tuttavia si parla in termini sempre più concreti e poco allusivi come candidato dell’area politica diversa ed alternativa (il centrodestra). Elucubrazioni prive di fondamento?

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Non si direbbe proprio  visto che una forza politica – l’UDC – ufficializza tale proposta al tavolo del centrodestra; i rumors in città sono sempre più chiari e netti in questa direzione, mentre tutto tace proprio dal lato del candidato in mezzo al Rubicone: non una smentita, non una  presa di distanza dall’ipotesi ventilata sull’inversione politica ad U e rilanciata dagli organi di informazione.

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Varrà il vecchio adagio chi tace acconsente? Ai posteri …

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Si apprende poi di un sondaggio in possesso del sindaco Abramo che vorrebbe in testa il centrosinistra con candidato Fiorita. Davvero un peccato non poter leggere i contenuti di tale sondaggio, conoscere da chi è stato commissionato, con quali metodologie realizzato, quali risultati esso abbia effettivamente prodotto. Insomma, era e probabilmente rimarrà un sondaggio - fantasma, forse più nei desiderata del centrodestra che nella realtà delle cose.

Così come anche un consigliere comunale di centrodestra, molto vicino al sindaco, afferma in una recente nota che per lui il candidato vero dell’altra parte politica sarebbe Nicola Fiorita: un endorsement per il candidato più forte o per il candidato più debole tra quelli fin qui proposti?

Anche qui verrebbe da rispondere con il vecchio adagio andreottiano: a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si prende. Senza considerare poi che i due candidati sopra citati, come fosse il tè delle cinque, non hanno problemi a presentarsi all’iniziativa pubblica per il lancio della candidatura di un altro candidato sindaco, certamente in competizione con loro e soltanto pochi mesi fa candidato alle regionali in una lista di centrodestra. Che dire? Houston abbiamo un problema (e forse anche più d’uno). Aspettando i cieli più chiari della primavera e di una politica che sappia farsi comprendere.

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