Comunali a Catanzaro, Mancuso (Pd): "L’unità è indispensabile per costruire un 'campo largo' al servizio del capoluogo"

"L’unità del PD e della coalizione indispensabile per costruire un “campo largo” al servizio del Capoluogo di Regione. Si riferiscono al “civismo” tutti i candidati a Sindaco della Città di Catanzaro, fino ad oggi in campo e, all’unisono, chiamano a raccolta “le migliori energie della Città. E’ uno scenario inedito, non prevedibile e, soprattutto, non ha precedenti similari da quando i Sindaci ed i Consigli comunali vengono eletti “direttamente”. Perché avviene adesso ed in questa misura così ampia a tal punto da scompaginare gli schieramenti che si affrontano tradizionalmente?" Si legga in una nota di Pasquale Mancuso, Direzione regionale PD Calabria già Commissario PD federazione di Catanzaro

"Esiste una frattura talmente ampia tra la Città del “quotidiano” ed il suo riconoscersi nella consuetudine politica, dal 1994 ad oggi, - prosegue - e le ambizioni di un Capoluogo di Regione ritenute generalmente al di sotto della sua funzione e del suo ruolo naturale? Se guardiamo, con terzietà, agli ultimi esiti delle Regionali dello scorso ottobre non sarà difficile “certificare” un sostanziale azzeramento, in entrambi gli schieramenti, della rappresentanza cittadina nel Consiglio regionale non attenuato da alcune pur significative “visibilità”, allo stesso modo che le forme e le modalità di presenza dei partiti e dei movimenti facenti riferimento a forze e movimenti presenti nelle Aule Parlamentari sono da molto, troppo tempo, aeriformi, quasi volatili, sostanzialmente insignificanti ed incapaci di veicolare partecipazione democratica dal basso ed ancor meno di “costruire” le soluzioni ai problemi più avvertiti dalla Città".

"Se, dunque, la Politica è debole, - evidenzia - i partiti evanescenti e quasi inutili, i movimenti solo autoreferenziali o quasi, la cosiddetta “società civile” timida e rassegnata alla convivenza con l’opaca rappresentazione del sottobosco politico, ci si può aspettare una ragionevole speranza, un investimento proficuo, sul “civismo”?  Esistono quelle condizioni che, in altre e ben più grandi Città, ne  hanno determinato rilancio e, spesso, svolta vera ed autentica, con una solida apertura a riconosciute guide “civiche” ma senza cancellare od oscurare l’apporto di partiti e movimenti politici con un chiaro riferimento nazionale ed anche al di fuori di questi? Al momento sembrerebbe di no e questa condizione, se confermata dallo stringente calendario che scorre inesorabile, è la risposta migliore alle grandi attese di governo che pure dalla Città emergono?"

"Qui, ed ora, su questo impervio crinale, è la sfida che interpella in misura non irrilevante il Partito Democratico, la sua capacità di mettersi in discussione, a partire dalla consapevolezza dei suoi aspri e dolorosi limiti, da una assunzione di responsabilità che impone la ricerca irrinunciabile della sua unità e quella, ancor più necessitata, dell’ unità della coalizione in tutte le sue forme e capaci, insieme, di costruire, anche a Catanzaro, quel “campo largo” che ha saputo incrociare positivamente nel resto del Paese, nell’ultima tornata amministrativa, “pezzi” di elettorato smarriti e “mondi” che avevano preso altre strade. I nostri Congressi, ancora in corso, - conclude - non termineranno il giorno della loro celebrazione; dovranno continuare anche dal giorno dopo perché le sfide che incombono richiedono un supplemento straordinario di impegno e generosità tali da superare, oltre gli egoismi, le sedimentate e spesso colpevoli debolezze degli ultimi anni ed interrompere quel “corto circuito” che ha reso irrilevanti e marginali le “appartenenze” proprio nel momento in cui esse erano e sono maggiormente chiamate al cimento".

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