Comunali a Catanzaro, Speziali: "...E mi manca Carmelo!"

di VINCENZO SPEZIALI 

Confesso un'emozione, uno scricchiolio nel cuore, quasi un respiro fiaccato, poiché è la mia prima campagna elettorale, senza la presenza di Carmelo Pujia.

Già, Carmelino, che avrebbe seguito, attonito, basito, ma pure divertito -a fronte della sua superiorità politica- questo vorticoso giro di interpartiche, camuffamenti, spaccature, abdicazioni identitarie (ovviamente da parte di alcuni, ma non tutti) e, persino, di amici abbandonati e altri che si ritrovano in convivenza fortuita, ancorché forzosa, con l'inconciliabile...fino a ieri.
Sono cose della vita -direbbe Eros Ramazzotti in una sua celebre canzone- eppure vi è un non so che di tristezza, per non averlo oggi con noi, anche se lo sento vicino nella sua 'non assenza'.

Certo, la vita è questa, ovvero una corsa -come affermava il Presidente Craxi- poi, quella politica ancora di più, in quanto ci si avvinghia alla tattica e qualcuno la scambia persino per strategia.
Oggi, affrontiamo la disfida per il Comune di Catanzaro, ma i veleni incrociati -soprattutto da una parte eterogenea- lasciano il posto a quanto dovrebbe essere discusso, ovvero i programmi, così come la DC -quella di Pucci, di Bova, di Tiriolo e poi di Pujia- ci aveva abituato a privilegiare e, principalmente, ci imponeva di affermare, di divulgare!

Che triste tempo, questo del decadentismo attuale, cioè il nostro che viviamo, dove persino discutibili figuri, pensano incredibilmente di levarsi al rango moralpolitico di Piersanti Mattarella (mentre sarebbero alla stregua dei credibili e antiestetici pagliacci, dalla ipotizzata pasticciosita`di vita o norme)...e di far passare tutto (storia, passato ed altro ancora) in un ennesimo camuflage. Ed intanto, incessantemente, di continuo...mi manca Carmelino. 

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