Comunali a Reggio Calabria. Guerini: "Votare Falcomatà se si vuole una città protagonista. Sì all'esercito per i rifiuti"

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  14 settembre 2020 20:56

"Se è difficile fare il sindaco in tante realtà d'Italia lo è ancora di più farlo a Reggio Calabria e nelle condizioni in cui si trovava la città quando Giuseppe ne ha preso la guida". Lo ha detto a Reggio Calabria il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.

"Bisogna votare Falcomatà - ha aggiunto Guerini - se si intende immaginare la propria città come protagonista della crescita complessiva del nostro Paese. Governare Reggio vuol dire affrontare i problemi e non semplicemente mettere una bandierina dentro un gioco nazionale che si vuole realizzare. Domenica si vota per Reggio Calabria non per il governo nazionale. Si vota per decidere chi governerà questa città e se ha le carte in regola per poterlo fare. I protagonisti sono i candidati locali. Ai reggini bisogna far capire bene qual è la posta in gioco".

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Il problema dei rifiuti a Reggio Calabria e del possibile utilizzo dell'Esercito per la loro rimozione é astato esaminato nel corso dell'incontro che hanno avuto oggi il sindaco uscente, Giuseppe Falcomatà, ed il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. "È stata avanzata una precisa richiesta da parte del sindaco di Reggio Calabria - ha detto Guerini - in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Da parte della Difesa non c'è nessun problema. Il dispositivo è quello di 'Strade sicure' gestito dal ministero dell'Interno. Noi mettiamo a disposizione solo le risorse".

"Ringrazio Lorenzo Guerini, che è ritornato a Reggio Calabria. Non è scontato e non è un dovere di partito. In questi anni abbiamo costruito rapporti tra chi oggi ha l'onore di rappresentare questa città e chi rappresenta le istituzioni di questo Paese.". Sono le parole con cui il sindaco uscente di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha accolto il ministro della Difesa per un'iniziativa elettorale organizzata dal Partito democratico e dal capogruppo al Consiglio regionale Nicola Irto.

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"Tra chi blatera e chi lavora sodo - ha aggiunto Falcomatà - noi preferiamo lavorare in silenzio e portare i risultati. La sfida non è solo quella di riconfermare un sindaco o un amministrazione, ma è quella di scegliere in quali mani deve finire il futuro di questa città. È quella di scegliere chi deve ricostruire il futuro di questa città. È quella di individuare la classe dirigente che dovrà occuparsi di quelle che sono le occasioni che creeranno sviluppo e lavoro per i nostri giovani. Si tratta di scegliere chi ci ha insultati per anni definendoci 'accattoni', 'parassiti', 'cancri della società', come 'persone non degne di nessuna considerazione' perché tutto doveva rimanere nel ricco e produttivo nord. Oppure dare quel secondo tempo, quella continuità amministrativa a chi in sei anni ha lavorato sodo e a una classe dirigente innamorata di questa città e vuole continuare a combatterla e a difenderla non a parole ma con i fatti".

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