"Lo sviluppo del governo elettronico e un utilizzo diffuso delle innovazioni di servizio e di processo devono perseguire due obiettivi. La crescita competitiva ed il miglioramento della qualità della vita del territorio cittadino, tramite l'erogazione di servizi on-line da parte dell'ente Comune, e una maggiore efficienza interna nella Pubblica Amministrazione. A questo occorre aggiungere una trasformazione dei sistemi organizzativi dell'ente locale, una diffusa semplificazione procedurale, unitamente ad una adeguata ed 'attenta' politica delle risorse umane per una burocrazia 2.0. Invece, nulla di tutto ciò è stato realizzato a Reggio Calabria nei sei lunghi anni dell'Amministrazione Falcomatà".
E' quanto affermano, in una dichiarazione congiunta, i consiglieri comunali di Reggio di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia.
"Molti slogan, diversi annunci e conferenze stampa - proseguono - che nulla hanno a che vedere con una crescita socio-economica del territorio ed un miglioramento della qualità dei servizi erogati al cittadino ed alle imprese. E' noto da tempo che la Città di Reggio Calabria è destinataria dei fondi del Programma operativo nazionale 'Città Metropolitane' (PON Metro 2014-2020), approvato con decisione della Commissione Europea C(2015) 4998 del 14 luglio 2015 e dedicato allo sviluppo urbano nelle 14 Città Metropolitane. La dotazione finanziaria assegnata al Comune di Reggio Calabria per il Pon Metro è di oltre 88 milioni di euro. Di questi, quasi 16 milioni di euro sono destinati all'Agenda Digitale, ovvero a quegli interventi che avrebbero dovuto colmare il divario di innovazione della nostra città, rispetto ad altre realtà nazionali ed europee, e migliorare la qualità dell'offerta di servizi digitali al cittadino. Ma così non è stato. Infatti, il termine 'Smart' City, più volte ricorrente nei comunicati e nelle conferenze stampa da Falcomatà e dai suoi assessori succedutisi negli anni, è stato probabilmente confuso dall'amministrazione comunale con il modello di una nota casa automobilistica". "Inoltre, con la Deliberazione della Giunta Comunale n. 65 del 05 giugno 2020 - sostengono ancora i consiglieri comunali dei tre partiti della coalizione di centrodestra - è stata approvata l'ennesima revisione degli interventi per il Pon Metro, tra i quali, solo per citarne alcuni in materia di 'Agenda Digitale': il progetto 'Smart Tourism' per un importo di spesa di 2.384.100,00 euro; 'H2O Online' - 454.339,80 euro; 'Amministrazione Digitale' - 6.311.474,35 euro. Per alcuni di questi interventi, che tra l'altro avrebbero dovuto essere completati entro dicembre 2019, l'Ente ha già liquidato nello scorso mese la somma di 1.215.130,42 euro (Determina dirigenziale n. 2257 del 25/08/2020).
E quali sono stati i benefici per cittadini e imprese, a fronte delle ingenti somme già liquidate dal Comune? I cittadini possono ottenere i propri certificati anagrafici comodamente da casa, senza recarsi presso un ufficio comunale ? No. Possono accedere alla loro situazione tributaria e verificare quanto è il proprio consumo di acqua? No, devono recarsi presso uno sportello. Ancora oggi, l'Ente ha un sito web istituzionale ormai obsoleto, non rispetta alcuni requisiti delle recenti normative in materia di trasparenza, non è fruibile attraverso dispositivi mobili, e soprattutto, il cittadino non ha alcun servizio on-line da parte del Comune. In materia di servizi innovativi per il Turismo, se si considera la somma liquidata di oltre 310 mila euro, a fronte della quale oggi esiste solo un sito web 'vetrina' ed una App che illustra alcuni monumenti cittadini attraverso la realtà aumentata, ci si chiede quale sia stato il beneficio per i cittadini e per gli operatori economici del settore turistico".
"Considerato il momento storico che viviamo, in cui il settore turistico sta affondando per la diffusa crisi pandemica - sottolineano ancora i consiglieri di Fi,Lega e FdI - non sarebbe stato più opportuno incentivare la vendita online di pacchetti turistici, coinvolgendo gli operatori del settore, insieme a servizi integrati e gratuiti, offerti dagli organismi istituzionali per incentivare anche un turismo 'interno'? Probabilmente si, ma la risposta (a questa considerazione e al bilancio complessivo dei sei anni di amministrazione Falcomatà) la lasciamo ai cittadini".
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