di GABRIELE RUBINO
Per alcuni "siamo in dirittura d'arrivo". E questo è assai probabile, ma è così da giorni. L'appoggio formale di buona parte del centrodestra catanzarese a Valerio Donato resta lo schema più verosimile in vista delle prossime Comunali nel capoluogo, ma si fa attendere. Il quasi tutti dentro (eccetto Domenico Tallini e presumibilmente Antonello Talerico) però non è ancora certificato, tutti ad aspettare un comunicato che è essenzialmente pronto dalla settimana scorsa ma che non si è materializzato.
Un'attesa che comincerebbe a stare stretta allo stesso Valerio Donato. Il prof. dell'Umg vorrebbe al più presto incassare il sostegno per proseguire più in scioltezza la campagna elettorale. Ma se questo stallo dovesse proseguire ancora potrebbe portare lo stesso candidato civico, che due settimane fa ha abbandonato il Pd, a forzare i tempi chiedendo ai corteggiatori di starci o meno. Una stasi che dovrebbe avere più ragioni. Da quanto appreso da fonti del centrodestra, quando si è discusso per sommi capi di composizione della Giunta, Donato non si sarebbe lasciato scappare impegni solenni. Cosa già di per sé non gradita a qualsiasi forza politica sulla faccia terra, figurarsi a quelle che stanno comunque rischiando nel disegnare un'operazione poco ortodossa (restando ai canoni dell'appartenenza politica), ossia una sorta di amministrazione di salute pubblica. Altro aspetto, non tutti a Roma sprizzano di gioia per questa soluzione. Non che, attualmente, l'interesse per Catanzaro soppianti quello per la guerra in Ucraina, per le spese militari e per il caro bollette, però qualcuno sottilmente si sta muovendo per 'rompere' lo schema. Missione comunque difficile, anche perché a livello locale la strada sembra già essere stata intrapresa.
Certo, più passa il tempo e più dubbi e fisiologiche diversità potrebbero mettere un freno. Perché ancora quasi tutto il centrodestra con Donato resta la soluzione più probabile? Perché, su questo fronte, quello del centrodestra, ha quasi sempre prevalso un criterio: la calcolatrice. Numeri alla mano, il centrodestra appoggia Donato perché è l'unica realistica opzione per vincere già al primo turno. Il tormento di ogni riunione delle interpartitiche fallite settimane fa era proprio questo: non avere un candidato in grado di coagulare le varie anime e di evitare lo spauracchio del ballottaggio. Finora, nonostante gli aggiustamenti in Forza Italia, non è uscita fuori alcuna alternativa valida a raggiungere potenzialmente questo obiettivo. Poi, certo, se dovesse sfumare l'ipotesi Donato, allora si ragionerà in termini diversi e sarà una sfida totalmente differente. Per adesso si aspetta un'adesione formale. Magari arriverà nelle prossime ore.
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