"Noi vediamo due facce della stessa medaglia. Sono le persone che hanno governato e sgovernato questa città e che tentano di riciclarsi in qualsiasi modo. Qualcuno si mette in mostra, qualcuno si mette dietro le quinte per continuare a fare i loro affari". Lo ha detto Francesco Di Lieto, a margine della presentazione della candidatura sindaco a Catanzaro, sostenuto dalla sinistra antagonista.
"Noi vogliamo rivolgerci ai cittadini di Catanzaro dicendo che vogliamo occuparci di ognuno di loro, a partire dagli ultimi. Vogliamo parlare di beni pubblici. Tre 'esse': sanità, scuole e servizi pubblici. Vogliamo che al centro del dibattito si dica che tutte le risorse dell'Ente per le scuole, ad esempio, saranno destinate al pubblico e solo al pubblico a partire dagli asili nido. L'acqua pubblica. Dobbiamo puntare all'autosufficienza energetica e anche idrica. Dobbiamo essere alternativi a questo governo Draghi. Quelli che fanno finta di farsi la guerra oggi varcato il Sansinato stanno al governo insieme. Tutti assieme stanno cercando di imporre le esternalizzazioni. Noi le conosciamo bene. Sorical, una multinazionale francese, che ci impone tariffe illegittime, 15 milioni di euro in più solo nella città di Catanzaro. Soget è quella società che senza alcun pudore, su input del Comune, vessa tutti i cittadini per poche decine di euro. I tributi li devono pagare tutti ma non si può arrivare alla barbarie".
"Catanzaro deve essere una capitale europea. Deve essere una fucina di idee - ha aggiunto Di Lieto-, questo vogliamo. Una redistribuzione del reddito partendo dalle piccole cose. Riscrivere i regolamenti dei tributi locali sulla base di una lettura costituzionalmente orientata. Chi ha di più pagherà di più, chi ha di meno pagherà di meno. Un principio biblico".
"Un intero Consiglio comunale che si sposta da una parte all'altra come le vacche di Fanfani. Si spostano e si nascondono. E' uno scontro fra potentati, fra grembiulini. Di fronte a questo spettacolo spero che i catanzaresi rialzino la testa. C'è altro rispetto al governo Draghi, spero che il messaggio parta dalla mia città, Catanzaro".
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