Comunali Catanzaro, Donato: “Il ‘Progetto Rinascita’ per una città che si lascia alle spalle il modello di sviluppo asimmetrico e diseguale del secolo scorso”
06 giugno 2022 10:53
“La rigenerazione urbana e la necessaria opera di rammendo delle tante realtà - in sofferenza anche perché, disconnesse fra loro, non possono cogliere i vantaggi discendenti da un Sistema-Città urbanisticamente armonico, capace di mettere in rete i punti di forza e a valore le potenzialità ambientali, economiche, culturali e architettoniche di ciascun quartiere -, costituiscono l’impegno prioritario per la nuova Amministrazione comunale. Senza interconnessione di spazi e azioni individuali e collettive, si perde il valore aggiunto delle sinergie. E le sinergie e le connessioni, nella società della conoscenza, dell’economia circolare, delle bio-tecnologie e della rivoluzione digitale, oggi sono tutto”.
E’ quanto afferma Valerio Donato, secondo cui: “La visione di città che si rinviene nel nostro programma, contempla le risposte alle innumerevoli emergenze, ma soprattutto intende superare, una volta per tutte, il modello di sviluppo, asimmetrico e diseguale, perseguito a partire dalla metà del secolo scorso, quando ci si illuse che concentrando attenzione e risorse solo su alcune parti della città, anche il resto ne avrebbe avuto benefici. Il risultato è lo sgretolamento della comunità catanzarese, a cui occorre rispondere con immediatezza con un ben definito ‘Patto sociale’ e l’utilizzazione della ‘Conferenza dei cittadini’, statutariamente prevista e mai valorizzata. La partecipazione alle politiche pubbliche come condizione imprescindibile per il buon governo che esige lo strumento del Bilancio partecipativo”.
Per Valerio Donato: “A quel vecchio modello di sviluppo, che incredibilmente riteneva di bypassare persino le opportunità offerte dal mare, e che, anteponendo gli interessi di pochi a quelli generali, ha concorso a frammentare la città, a deprimere il centro storico, a isolare le realtà più periferiche e a determinare le odierne diseconomie e incongruenze, noi contrapponiamo un ‘Progetto Rinascita’, costruito in autonomia e indipendenza da qualsivoglia centro di potere, lobbistico e affaristico. Costruito laicamente, mettendo assieme le forze civiche e politiche disponibili non per galleggiare nelle poltrone di Palazzo De Nobili, ma a occuparsi, con capacità e competenza, sia delle emergenze che delle iniziative da mettere a terra in coerenza con un moderno piano di sviluppo che faccia di Catanzaro una città europea tecnologicamente attrezzata e competitiva, e le consenta di affrontare e vincere le sfide della digitalizzazione e
dell’innovazione, della transizione ecologica e dell’inclusione sociale”.