Comunali Catanzaro, il consigliere Pisano: "Alle riunioni del centrodestra solo i partiti. Occhiuto l'unico che può mettere ordine"

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  09 febbraio 2022 07:56

“Bisogna mettere ordine perché non c’è. Pensavo che ad alti livelli si agisse ordinatamente. Invece così non è stato”. Lo afferma il consigliere comunale di Catanzaro Giuseppe Pisano commentando l’esito della prima riunione del centrodestra alla ricerca del candidato a sindaco.

SOLO I PARTITI- “Innanzitutto, è impossibile che dopo l’interpartitica ci sia stata la fuga dei nomi. Inoltre – aggiunge-, nel vertice si è anche parlato di discontinuità con Abramo. Discontinuità che ci può stare a livello amministrativo ma non a livello politico perché così si stanno bocciando i consiglieri dell’attuale maggioranza, che possono essere anche candidati alle future elezioni amministrative”, fa notare il consigliere Pisano secondo cui c’è stato anche un problema di metodo. “Se si chiama interpartitica ci sarà un motivo. Eppure, al tavolo sono comparse le liste civiche. Invece, ci sono cinque partiti: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Coraggio Italia e Udc. Da lì bisognava partire. I partiti dovevano mettersi d’accordo”.

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DONATO E TALERICO- Sul profilo del candidato. “La scelta può essere per una figura più matura o per una più giovane, ma in ogni caso deve avere una connotazione politica. In ogni caso è chiaro che se esce il nome del professore Donato diventa un problema. Valerio Donato è un tesserato del Pd. Per quanto se ne sa non è stato né espulso né ha stracciato la tessera del PD. Donato – aggiunge Pisano- ha detto non vuole avere a che fare con chi, secondo lui, ha rovinato l’Amministrazione, francamente non penso si riferisse alla stagione di Benito Gualtieri o di Rosario Olivo”. “Per questo -spiega il consigliere comunale- è un problema se esce il nome di Donato a cui comunque porgo il mio più sincero augurio”. “C’è stata poi un’altra contraddizione quando è apparso il nome di Antonello Talerico. L’avvocato ha detto di non volere nelle liste consiglieri comunali con procedimenti del tipo ‘Gettonopoli’. Politicamente vuole fare un’operazione in stile “La Chiesa al centro del villaggio’, formando un’accozzaglia democristiana. Per fortuna il cittadino catanzarese non è scemo”. Per Pisano l’unico vero competitor è Nicola Fiorita “che sarà il candidato del Pd, il partito più forte. Per questo auspico che alla fine ci sia una più tradizionale lotta fra due poli”.

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IL DOCUMENTO POLITICO IN ARRIVO- Ma non è finita qui. Pisano annunciando di voler redigere un documento da inviare alla coalizione prima del prossimo incontro afferma. “C’è anche un problema di opportunità. Ho visto che due amici hanno partecipato alle kermesse di candidati avversari. Proprio per questo li invito a rassegnare le dimissioni: uno è Tonino De Marco dirigente per Agenda urbana, l’altro è Aldo Costa che è presidente della Fondazione Politeama. Manderò un documento all’interpartitica per fermare questi movimenti adi transumanza. Ricordo che sono incarichi fiduciari e politici con cui si può fare campagna elettorale. Se il mio percorso è diverso da De Marco e Costa bisogna tranciare i rapporti con chi ha deciso di esplorare altre strade”.  “Inoltre, per quei consiglieri comunali, che peraltro esprimono assessori nella Giunta comunale, che hanno sempre partecipato alle iniziative di candidati a sindaco con altre collocazioni dovrebbe ragionarci sopra”.  Per Pisano l’unico che può mettere fine a questo caos nel centrodestra è il presidente della Regione Roberto Occhiuto.

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L'INTERVENTO DI OCCHIUTO- “Nella prossima interpartitica ci dovranno essere solo i partiti e dovrebbe svolgersi alla Cittadella al cospetto del presidente Occhiuto. Questi nomi e questi profili vanno ratificati da lui e da Roma. È la prima figura politica in Calabria. Ed è l’unico che può mettere ordine. Dopo le sconfitte del centrodestra nelle altre città calabresi non possiamo permetterci il lusso di perdere pure il Capoluogo”.

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