di GABRIELE RUBINO
Doveva essere interlocutorio, ed effettivamente lo è stato. Il primo vertice del centrodestra per scegliere il candidato a sindaco di Catanzaro non poteva essere certo risolutivo ma, proprio per questo, non obbligatoriamente doveva incentrarsi sui nomi in campo. Eppure, sono usciti e così sono emerse non poche differenze di vedute. Risultato: parcellizzazione e una trattiva che si preannuncia non semplice. Lo stesso coordinatore regionale di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori, al termine dell’interpartitica ha confermato che la coalizione non si è data un termine per chiudere le trattative.
PER MANCUSO C'E' UN SOLO NOME- Le divisioni emerse avrebbero però già provocato alcuni effetti. Nella giornata di ieri è filtrata la voce di un pezzo grosso pronto a sfilarsi. Baldo Esposito avrebbe confidato di non essere più disponibile a far parte della rosa dei papabili aspiranti alla successione di Abramo. Probabilmente una posizione tattica per resettare quanto accaduto nei giorni scorsi più che un ritiro definitivo. Tanto che il suo principale sponsor nel tavolo del centrodestra non contempla proprio l'opzione. Per il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso "c'è solo un nome". Quello di Esposito, appunto. "Con lui si vince facile". E l'esponente leghista lo riproporrà agli alleati nel prossimo vertice. Ricordiamo che oltre all'ex consigliere regionale, nell'interpartitica di sabato scorso (LEGGI QUI) sono spuntati i nomi di: Marco Polimeni, Caterina Salerno, Rocco Mazza, Daniele Rossi, Antonello Talerico e Valerio Donato. In ogni caso significativo, anche per lo stesso Esposito, che il nome del professore dell'Umg sia stato caldeggiato dall'Udc che è stato comunque il partito con cui l'ex presidente della Commissione Sanità della precedente legislatura si era candidato alle ultime Regionali.
IL SONDAGGIO- Trovare la quadra non sarà semplice. Nonostante, altro particolare emerso nel corso del vertice di sabato, lo stesso Sergio Abramo avrebbe ricordato a tutti l’imperativo categorico di procedere compatti. Da giorni si vocifera di un sondaggio. Abramo al tavolo avrebbe detto che in questo momento risulterebbe in vantaggio, nelle varie ipotesi di candidature del centrosinistra, quello targato Nicola Fiorita. Anche qui potrebbe essere stata una mossa (tattica) di Abramo per sminare le spaccature che gli si stavano materializzando davanti ma comunque è uno dei punti emersi nell'incontro e confermato da alcuni presenti alla riunione. Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo round. C'è chi è pronto a giurare che sarà decisivo.
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