“E' iniziata a pieno ritmo la campagna elettorale per le prossime elezioni comunali del 12 giugno 2022. Si leggono continuamente di coalizioni già complete, di altre in attesa di adesioni, di consiglieri che si schierano da una parte o dall'atra o dall'altra ancora. Noi di CalabriaOltre, in attesa di conoscere i programmi dei candidati a Sindaco, desideriamo portare il nostro piccolo contributo di idee, mettendolo a disposizione di tutti i candidati a primo cittadino della città. Un suggerimento che riteniamo sia da collocare al primo punto di un qualsiasi programma elettorale che si ispiri alla rinascita di Catanzaro”, così in una nota Giuseppe Silipo, coordinatore cittadino Associazione CalabriaOltre.
“E si, perché per quanto teorico e di difficile realizzazione sia quanto stiamo per dire, riteniamo sia un presupposto imprescindibile dal quale poi dipendono tutte le altre buone intenzioni. Andiamo al dunque allora. Cari candidati, bisogna ricucire culturalmente i diversi quartieri della città. Oggi Catanzaro si presenta come un'accozzaglia di quartieri più o meno grandi, ognuno con una propria identità, tanto che i residenti si sentono più cittadini del proprio quartiere che della città. Sappiamo che non abbiamo scoperto l'acqua calda, ma in qualche modo bisogna pur mettere mano a questa problematica. E a supporto di quanto sosteniamo, vi offriamo alcuni esempi emblematici e se vogliamo anomali. Catanzaro ufficialmente esprime un Santo Patrono che è San Vitaliano, ma nella pratica le ricorrenze religiose che assurgono a vere e proprie feste patronali sono almeno altre due: la processione della Madonna a mare che si festeggia nel quartiere marinaro l'ultima domenica di luglio e la Madonna del Carmine che si festeggia nell'antico quartiere di Gagliano.
Tutte manifestazioni molto partecipate anche se, paradossalmente, la meno partecipata è proprio quella del Santo Patrono ufficiale ( non ce ne voglia San Vitaliano).
E che dire della Naca, l'attesissima processione del Venerdì Santo? L'antica rappresentazione si celebra contemporaneamente sia per le vie del centro storico che nel quartiere di Gagliano. Lungi da noi sottintendere che in tutto ciò ci possa configurare un senso di competitività, ma l'anomalia a cui prima facevamo riferimento ci sembra evidente. Vi è mai capitato di sentire qualcuno che da Lido deve andare al centro dire: oggi devo salire a Catanzaro. Stessa cosa capita da Santa Maria o dal quartiere Cava. Sembra che si debba andare in un posto diverso da quello da cui si parte. Eppure sempre Catanzaro é”, scrive Silipo per poi chiudere:
“Nel quartiere Cava, è stata collocata una freccia direzionale che indica Catanzaro 7 KM. Come se fossimo in un comune diverso. Invece di indicare il centro della città si indica la città. Strano ma vero. Sono piccoli ma significativi esempi di quanto sfilacciata, sia urbanisticamente ma, soprattutto, culturalmente la nostra città. Una Città senza una identità unitaria ma con tante piccole identità, non può considerarsi una città.
Solo una cosa riesce ad unire e a farci sentire cittadini di un unica realtà: Il Catanzaro. Ma non basta. Ecco il nostro piccolo contributo a questa tornata elettorale. Invitiamo i candidati a Sindaco a valutare quanto da noi evidenziato. Noi lo consideriamo un passaggio fondamentale e propedeutico a qualsiasi altro processo di rinascita. Speriamo lo sia anche per loro ma, soprattutto, lo sia per il nuovo Sindaco della città”,
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