"Diversamente da come dicono gli avversari non sono candidato a vicesindaco, sono candidato a sindaco". Così Antonello Talerico, a margine della conferenza stampa di Azione a Catanzaro a cui ha preso parte Carlo Calenda: "Questo è il secondo politico nazionale che portiamo. Ci sono candidati pronti a supportarmi anche qualora vi fosse un'alleanza con parti o coalizioni sia di centrodestra e sia di centrosinistra. L'importante è che siano componenti liberali, europeiste, progressiste e che abbiano ad oggetto l'interesse unico della città. Inutile parlare di nuovo e caricarsi di vecchio".
Sulla situazione nel centrodestra Talerico ha detto: "Si continua a tergiversare nel centrodestra perché ci sono forze pluridirezionali risentono dell'influenza che nulla hanno a che fare con Catanzaro città né con pezzi della città di Catanzaro. E' ovvio che ci sono delle componenti politiche che erano indirizzate verso la mia candidatura ma ci sono altre influenze politiche che non conoscono il territorio. Questo ha determinato l'implosione del centrodestra e il probabile trasferimento di alcune scelte a livello romano".
Sulla scelta del Pd su Fiorita: "Mi pareva un po' nell'aria e ritengo sia anche fisiologica. Uno dei candidati aveva anche chiuso la strada a quella che era l'area del centrosinistra perché magari attende che ci sia un'emorragia delle liste di centrodestra per andare a rinforzarsi. L'altro candidato forse non è stato valutato strutturato da un punto di vista elettorale".
"Sarà una città ingovernabile se continuiamo a caricarci con una serie di promiscuità politiche. Il problema non è più ideologico ma personale. Molti candidati - ha aggiunto Talerico- , apparentemente schierati, attendono di vedere dove si possono collocare perché ancora qualcuno si fa condizionare dal fatto che siamo qua a conquistare una poltrona e non per amministrare una città complicata ma che merita l'autorevolezza che ha perso. Per fare questo abbiamo bisogno di figure tecniche e competenti. Certo anche i voti saranno fondamentali".
"Per fare il sindaco ci vuole una disponibilità diretta. Per fare il sindaco a Catanzaro bisogna dedicare 24 ore al giorno alla città. Se si pensa di trovare residualmente dei candidati non si è capito come si deve agire per poter avere una città all'altezza dei suoi piani. Veniamo dopo Reggio Calabria, scambiata per il capoluogo da anni, veniamo dopo Cosenza e adesso veniamo dopo Vibo visto che decidono anche a Catanzaro quello che dobbiamo fare".
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