Contatti anche con l'altro candidato Nicola Fiorita ma più calda la pista Donato. Talerico ha messo il 'veto' su Mangialavori e fissato le condizioni nella formazione delle liste e della Giunta
19 marzo 2022 20:19di GABRIELE RUBINO
Antonello Talerico è pronto al passo indietro. Nelle ultime ore, il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Catanzaro ha lasciato intendere che non correrà più da candidato a sindaco alle prossime Comunali. Seppur già con qualche lista in mano e seppur avesse ricevuto -appena una settimana fa- l'endorsement del leader di Azione Carlo Calenda, una corsa solitaria sarebbe stata più decettiva che benefica. Senza dimenticare che Talerico punta ancora forte sul Consiglio regionale. A proposito, forse il prossimo fine settimana arriveranno gli esiti dei ricorsi contro Michele Comito e Valeria Fedele.
LE CONDIZIONI DI TALERICO PER L'ALLEANZA- Questo non significa che Talerico si disimpegnerà del tutto dalla partita delle amministrative a Catanzaro. Anzi, sarà una 'variante' piuttosto pesante per la coalizione che lo accoglierà e di riflesso anche per gli avversari. Anzi, ci sono stati già contatti formali con i due aspiranti sindaco, al momento in campo. Sia con Nicola Fiorita e sia con Valerio Donato. Naturalmente Talerico ha posto delle condizioni sulla composizione della Giunta e soprattutto sulla formazione delle liste. Il primo paletto è che non devono figurare fra i candidati (o ispiratori delle liste) indagati o imputati per reati rientranti nel novero di applicazione della legge Severino. Inoltre, ha chiesto una decisa discontinuità con l'Amministrazione uscente. Essendo poi non un consigliere autonomo - è il ragionamento di fondo-, ma una figura in grado di spostare più liste ha chiesto anche il massimo coinvolgimento nelle principali scelte strategiche e comunicative.
PIU' CALDA LA PISTA DONATO E IL VETO SU MANGIALAVORI- Le trattative andranno avanti e ancora non c'è nulla di definito però certo l'impressione prevalente è che per più ragioni Talerico appoggerà Donato piuttosto che Fiorita. Nonostante l'alleanza stretta con il prof. dell'Unical nel 2017 (e i buoni rapporti), il quadro è drasticamente mutato negli ultimi cinque anni. Talerico arriva dalle elezioni Regionali come candidato di Forza Italia e ha tentato di essere scelto dal centrodestra per succedere ad Abramo. L'attuale aggregazione di Fiorita è piuttosto sbilanciata a sinistra (soprattutto dopo l'accordo con de Magistris) e inoltre Calenda gli ha raccomandato di non andare mai con il M5S, che già prima della scelta del Pd puntava sul leader di Cambiavento. Più fisiologico quindi un apparentamento con il prof. dell'Umg. Oltre alle linee guida poste sulle liste (che potrebbero quindi già frenare le adesioni di pezzi del centrodestra pubblicizzate negli ultimi giorni), Talerico porrà il veto su qualsiasi forma di partecipazione di Giuseppe Mangialavori alla coalizione di Donato. Fatto desumibile da plurime dichiarazioni pubbliche di Talerico. Come il coordinatore regionale di Forza Italia lo ha posto proprio sul presidente del COA al tavolo del centrodestra, di fatto sterilizzando le sue possibilità di spuntarla. Adesso è Talerico che ricambia con la stessa moneta. E sempre a Donato avrebbe chiesto di non accogliere l'utilizzo dei simboli di Lega e Fratelli d'Italia, che peraltro era l'altro caveat di Calenda quando parlava di 'no' ai sovranisti di destra. Le basi del negoziato sono state fissate, nei prossimi giorni si conoscerà l'esito.
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