di Massimo Scrivano*
Ogni popolo, che abbia una storia, possiede un patrimonio d’istituzioni e di tradizioni, di ideali civili e religiosi, di atteggiamenti etici e spirituali, frutto del lavorio di intere generazioni che lo formano, e di altre che nascendo lo ricevono e scomparendo lo tramandano ai posteri. La piena consapevolezza e coscienza del contenuto di tale nobile eredità e del suo valore appartiene ai cittadini che sentono vivamente la responsabilità non solo di preservarlo e difenderlo, ma anche di renderlo più ricco, pretendendo, apposite e progressive opere di legislazione e direttive statali, sociali e religiose, che regolino lo sviluppo in conformità con il carattere della comunità. Il popolo vive e assorbe tutto quasi inconsciamente; e l’ambiente stesso che respira forma il suo sentire e il suo spirito nell’alveo della tradizione comune. Purtroppo quando le istituzioni non soddisfano o non corrispondono alle tendenze nuove, che vanno sorgendo, si sente il bisogno di mutare, di rifarsi un’anima propria e di formarsi una nuova vita. Ecco cos’è stata e cosa continua ad essere la questione meridionale, la volontà di mutare, di rifarsi un’anima propria e di formarsi una nuova vita.
Ecco perché Unione Mediterranea ama la politica nel suo senso alto: governo della Polis. Perché non sopporta il politicante che punta all’arricchimento personale o del suo clan, o quello che cerca spazio provando a sfruttare l’onda di disappunto verso la politica nazionale. Il movimento crede fermamente che ogni volta che la società progredisce, l’individuo cresce con essa e ogni volta che l’individuo cresce, la società intera progredisce.
E' un movimento politico senza un rigido confine di azione perché si sente portatore dei valori della cultura mediterranea basata sull’amore per la vita, il rispetto e l’accoglienza dell’altro e la tradizione millenaria di creatività. Unione Mediterranea sa che c’è un forte bisogno di informazione libera e autonoma e promuove l’editoria del Sud che ne tuteli la sua immagine. Pertanto, propone e attua azioni di governo diretto al fine di garantire efficienza ed efficacia oltre che tutela diretta della cosa pubblica la cui gestione dovrà essere improntata a trasparenza e accessibilità per il massimo controllo da parte dei cittadini ponendo a fondamento dello sviluppo socio economico il principio di equanimità e pari opportunità. A tal fine, si propone di prender parte alle competizioni elettorali ogni volta che sia ritenuto utile presentando liste se possibile in autonomia. Nel caso in cui dovessero essere necessarie alleanze, si valuteranno in via prioritaria quelle maggiormente coerenti con gli obiettivi del movimento organizzato in base a principi di democrazia partecipata , di efficienza e articolato sia su assi tematiche sia per ambiti territoriali con l'obiettivo di superare la democrazia delegata attraverso la pratica della democrazia partecipata, fino al raggiungimento della democrazia diretta poiché i selezionati alla gestione della cosa pubblica dovranno eseguire esclusivamente la volontà e il mandato dei cittadini.
*delegato provinciale Unione Mediterranea
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