Comunali, dalle tribolazioni nello schieramento di Donato alla posizione di Fratelli d'Italia

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Flippo Pietropaolo con Michele Traversa e Wanda Ferro all'inaugurazione della segreteria
  24 aprile 2022 16:48

di GABRIELE RUBINO

Sono le ore decisive per la definizione degli schieramenti che si fronteggeranno alle prossime Amministrative di Catanzaro. I fronti più caldi sono la coalizione a sostegno di Valerio Donato, in cui sta crescendo il bubbone gravido di scetticismo di Filippo Mancuso dopo le dichiarazioni del prof dell'Umg su leader della Lega Matteo Salvini nel corso della trasmissione Catanzaro Capitale, e quello di Fratelli d'Italia che sta per schierare Filippo Pietropaolo. E da qui non ci sposta.

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Fonti qualificate del partito della Meloni fanno sapere che il loro candidato è l'attuale assessore regionale: "il nome autorevole è quello. Se tocca scegliere a Fratelli d'Italia è Pietropaolo". Una risposta all'indiscrezione de La Nuova Calabria (LEGGI QUI) secondo cui dalle parti di Filippo Mancuso si potrebbe riaprire la porticina del tavolo del centrodestra 'classico' (sganciandosi da Donato) nel caso in cui il candidato a sindaco fosse Wanda Ferro, in grado di garantire la vittoria. Ma è un'ipotesi che viene subito respinta al mittente: "Wanda aveva già detto 'no' nel corso dell'interpartitica del centrodestra in tempi non sospetti". Dunque, strada sbarrata sull'opzione Ferro. Anzi, tengono a precisare "anche con Mancuso si vince". Il ricordo è quando effettivamente il nome del presidente del Consiglio regionale uscì fuori pubblicamente e lo stesso aprì uno 'spiraglio' prendendosi qualche ora di riflessione per poi declinare l'invito. Mentre Wanda Ferro ha sempre detto 'no' senza alcuna esitazione.

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E si torna alla casella di partenza: il nome alternativo in grado di vincere. L'area di Mancuso (senza escludere l'effetto domino sulle altre forze) sta pensando sì di sganciarsi da Donato ma deve poi esserci un profilo competitivo in grado di battere senza particolari patemi il centrosinistra. Naturalmente qualcuno dovrà prendersi l'onere di riaprire il tavolo del centrodestra. Altrimenti, seppur controvoglia, si sarà costretti a suggellare l'attuale schieramento. 

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