Comunali, Donato dopo l'appoggio di FI e Lega: "Dà fastidio ai competitor che fanno critiche ridicole"

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Il consigliere comunale Valerio Donato
  01 aprile 2022 18:31

"Mi sembra abbastanza normale". Così Valerio Donato, docente universitario, ex Pd, ha commentato, in una dichiarazione all’AGI, il sostegno alla sua candidatura a sindaco di Catanzaro ufficializzata oggi dalla Lega e da Forza Italia. Donato ha replicato anche a quanti, dal campo del Pd e del centrosinistra, in queste ore, lo stanno criticando per aver accolto nella sua coalizione partiti e forze politiche di centrodestra:  «Io - ha aggiunto il candidato sindaco  - ho fatto una proposta con contenuti chiedendo a ogni forza politica di aderire se lo ritenesse opportuno, senza spingere mai nessuno. Spontaneamente hanno aderito alla nostra proposta pezzi significativi della sinistra, pezzi significativi del centro, pezzi significativi del centrodestra. Ovviamente quest'ultima cosa dà molto fastidio ai miei competitor, che si stanno sciorinando con le offese più gravi, ma le lascio stare, le prendo come uno scherzo. È l'unica cosa che posso dire: sono ridicole, queste affermazioni, le lascio cadere così. Avranno le loro risposte, sono davvero ridicole, non me ne preoccupo proprio".
 

 Donato ha poi riferito di non temere il rischio di un "sovraffollamento" della sua coalizione, nella quale convergono esponenti e aree di centrosinistra, centro e centrodestra: "Il sovraffollamento - ha rilevato il candidato sindaco di Catanzaro - potrebbe esserci se si intendesse il governo della città come tradizionalmente è stato utilizzato, cioè come una spartizione, e quando c'è una spartizione da fare ce ne sono troppi, ma io non devo fare nessuna spartizione. Dal mio punto di vista più sostengono un programma meglio è perché c'è il contributo di tutti. Più cittadini verranno vicino a me meglio sarà, ma non mi lamenterò mai della moltitudine: la moltitudine - ha concluso Donato - è un valore sul quale qualcuno ha scritto qualche libro qualche tempo fa, ma poi i libri si dimenticano…". 

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