di ENZO COSENTINO
Un gran da fare per i candidati a sindaco del capoluogo di regione. Catanzaro, i catanzaresi quindi, è atteso da un importante appuntamento con le urne. Si dovrà eleggere il nuovo sindaco ed il nuovo Consiglio di Palazzo de Nobili. Un passo serio perché nei prossimi anni si dovrà costruire una nuova Città all’altezza del suo ruolo di Capitale della Calabria.
Si profila una campagna elettorale sicuramente diversa dalle altre: competitiva sul piano delle idee e dei programmi. Soprattutto su come questi piani si intendono realizzare. Perché sta tutta qui la differenziazione-almeno di partenza- di chi si propone ad amministrare. Confronto serrato, sicuramente con uno stile diverso dal solito vista la caratura di chi è già al lavoro e aspira ad essere il sindaco. Fra questi l’avvocato Aldo Casalinuovo, con la sua storia politica e la sua esperienza già come consigliere. Gli abbiamo formulato domande pertinenti al clima politico-elettorale. Vi proponiamo l’intervista.
Avvocato Casalinuovo, la campagna elettorale per le prossime amministrative a Catanzaro entra nel vivo. Lei come la sta affrontando da candidato sindaco?
“Con grande serenità, com'è, vorrei dire, nel mio costume, pur consapevole dell'importanza della sfida. Occorre molta determinazione è quella certo non mi manca”
La sua identità politica quanto è ancora vicina al Pd? Potrebbe essere il candidato del Partito dem?
"Ho interloquito con il PD che, com'è noto, ha svolto delle consultazioni preliminari con i potenziali candidati a sindaco nel mese di dicembre. Considero il PD una forza importante della nostra democrazia e sono stato un suo iscritto fino a qualche anno fa. Sul piano locale, inutile nasconderselo, ha scontato una serie di problemi, con una eccessiva frammentazione e ripetuti commissariamenti che negli anni lo hanno evidentemente fiaccato. Può però tornare ad essere un punto di riferimento essenziale dell'area progressista. Se posso esserne il candidato? Io ho già un progetto civico in campo e vado avanti, se il PD si vuole unire è il benvenuto.”
Se gli e lo proponesse il neo segretario regionale, Irto? A proposito si dice che lo incontrerà nei prossimi giorni, dopo la fumata bianca per il Quirinale.
“Catanzaro sarà un test nazionale, essendo uno dei 4 capoluoghi di regione - con Genova, Palermo e L' Aquila - chiamati al voto nella prossima primavera. Se Irto deciderà di incontrarmi, ovviamente non avrò alcun problema ad accogliere il suo invito. Non lo facessi peccherei di supponenza, difetto che, tra i diversi che pure ho, davvero non mi appartiene.”
Qual è la motivazione che lo ha sollecitato a candidarsi dando la sua disponibilità al Pd?
“Chiarisco: io dal PD, come del resto gli altri candidati, sono stato chiamato, non ho chiesto nulla. Ho partecipato a due incontri ritenendo doveroso, come sempre faccio, non sottrarmi al confronto con chi me lo propone, per arricchire il campo della riflessione. La motivazione personale del cosiddetto passo avanti è stata ed è la voglia di vedere la città riconquistare la posizione che le compete: una città pienamente degna di essere il capoluogo della Calabria, in una proiezione sicuramente sovraregionale, forte della sua storia, della sua dignità e della bella umanità che la compone.”
Per l’area di centrosinistra si profila affollamento di candidature a sindaco. Un dato positivo o divisivo per trovare nuovi consensi e recuperare quella fetta di popolo dem che magari vorrebbe optare per un “io non voto”.
“Non posso negare che il percorso fin qui seguito sia stato piuttosto deludente. Il problema non sono le plurime candidature - in un sistema a doppio turno e con partiti ormai poco radicati sul territorio possono anche starci - ma il come si è arrivati a queste. Una accelerazione improvvisa tra la vigilia di Natale e quella di Capodanno (non certo determinata dal sottoscritto, che ha atteso fino all'ultimo), che ha bruciato la possibilità di dedicare più tempo al dialogo e alla riflessione comune nella ricerca di possibili soluzioni condivise. Insomma, il contrario di una scelta politica razionale, scelte invece precipitose e confuse.”
Sono tanti e diversi i problemi di questa Città. Ne citi tre in particolare che con il suo programma intende aggredire e risolvere.
“Catanzaro ha bisogno di una grande opera di modernizzazione, essendo rimasta per molti aspetti ad almeno 30 anni fa. Direi: accessibilità e mobilità, data la sua particolare orografia e l'estensione del suo territorio; plessi universitari anche nel centro storico, di concerto ovviamente con l'Università stessa e in sedi prestigiose; Catanzaro Lido, con le questioni fondamentali aperte di porto, depuratore e Giovino. Aggiungerei anche attenzione massima ai quartieri periferici, che sono nel corpo della città e non entità ad essa estranee.”
In questa prima fase di accostamento alla competizione elettorale cosa l’ha maggiormente delusa del Pd?
“Francamente la non compiuta consapevolezza del ruolo trainante e di indicazione delle prospettive nell'immediato futuro per un'ampia area di riferimento. Un grande partito deve governare i processi che si presentano dinanzi, anche quelli più delicati, non subirli passivamente o rapportarsi ad essi in modo non del tutto adeguato.”
Vi saranno situazioni di trasversalismo favorevoli al centrosinistra?
“La parola trasversale non mi piace. Per l' interesse della città dobbiamo trovare condivisioni tra tutti i cittadini di buona volontà, perché è l'unione che fa la forza, non incomprensibili e allarmanti trasversalismi. Il civismo, mi passi l'espressione poco elegante, non è ammucchiata, ma matura e responsabile condivisione di analisi e proposte di soluzione dei problemi.”
Avvocato Casalinuovo chi vince, vincerà al ballottaggio. Previsione quanto probabile?
“Normale che si vada al ballottaggio ad un giro di boa amministrativo "vergine" per tutti. E per quanto mi riguarda, da sportivo, sono sempre stato poco decoubertiano.”
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