di MASSIMILIANO CASSANDRA
L' iniziativa civica di Valerio Donato che ha raccolto consensi da partiti ,forze e persone di diverso orientamento per un governo di salute pubblica o grande coalizione è la risposta a livello locale di qualcosa di più profondo che si muove nel paese a livello politico e di cui il governo Draghi ne è l ‘ attuale manifestazione . Ritengo e mi auguro che anche dopo le elezioni politiche del 2023 l impostazione del governo Draghi trovi conferma , in quanto risponde ad una necessità vera e profonda del paese . L’ esigenza profonda che è alla base di un governo di grande coalizione , a tutti i livelli , è la ricostruzione di un assetto politico in grado di rispondere alle immense sfide che le comunità dei popoli europei( e non solo ) devono affrontare nei prossimi anni , transizione energetica , ambientale e digitale, rinascita economica e sociale . Nel nostro paese l inadeguatezza dell’ assetto politico degli ultimi anni , prima del governo Draghi si è manifestata con evidenza . L’ affermazione di movimenti politici inadeguati hanno indebolito ulteriormente la capacità politica del sistema ( debolezza delle grandi culture di governo che hanno rappresentato l’origine dell'affermazione populista e sovrani sta ) nel suo complesso di affrontare le sfide epocali ,suddette , che si pongono oramai con urgenza . Il Sud a queste sfide arriva particolarmente impreparato per ragioni che vengono da lontano , il sistema politico a livello locale nelle sue declinazioni tradizionali , centro destra e centrosinistra , risulta in generale fragile e inadeguato . Il governo Draghi a livello nazionale è un tentativo serio di dare risposte serie ed efficaci alle emergenze verificatesi ( pandemia ) e di affrontare le sfide vere e decisive con concretezza e pragmatismo , arginando approcci identitari inefficaci e inconcludenti ( centro destra e centro sinistra ) . Nella nostra città che con le sue debolezze storiche ha accusato ancora di più il degrado generale , chi ha capito quanto sta accadendo e sta cercando di dare una risposta è Valerio Donato . L’ iniziativa civica che ha messo in campo ha lo scopo di mettere insieme soggetti di orientamento e provenienze diverse e di concentrarli sui
processi necessari e indispensabili di modernizzazione della città’ che nessun schieramento da solo sarebbe in grado di realizzare , facendo leva sulle migliori energie della nostra comunità , che anche i schieramenti politici possono e devono mettere al servizio di un progetto per la città . A Catanzaro , personalmente ritengo , che abbia pesato troppo l aspetto ideologico e identitario che ha rappresentato e rappresenta un ostacolo rilevante al dispiegarsi di un'azione concreta , fattiva e positiva dal punto di vista amministrativo.
Il punto della questione è politico , il centro destra ed il centro sinistra nelle versioni tradizionali e ideologiche , gli assetti di vertice di questi schieramenti degli ultimi anni che si sono contrapposti ( sia per quanto riguardi la maggioranza che l’ opposizione , con le giuste e debite differenze ovviamente ) , la crisi di questi assetti , hanno determinato in negativo le vicende della città . Sia chiaro la crisi non è stata solo del centro destra . Non si capirebbe perché in una situazione di così chiara crisi politica e amministrativa del centro destra non sia mai emersa una qualche iniziativa del centro sinistra , consiglieri e partiti , capace di avere un impatto concreto e apprezzabile . Per questo risulta impropria e sbagliata la polemica degli altri candidati a sindaco ( Talerico e Fiorita in particolare ) sulla presunta contraddizione di Valerio Donato candidato a sindaco di uno schieramento civico a cui hanno aderito partiti di centro destra e consiglieri uscenti della precedente maggioranza . All’ iniziativa civica di Valerio Donato , chi vi ha aderito , partiti o soggetti diversi , lo ha fatto mettendo al centro ed in primo piano il progetto per la città , questo vuol dire civico , non rinunciando ma andando oltre la propria appartenenza , anzi mettendola alla prova di una necessaria rigenerazione . Ritengo che mettersi a disposizione di un progetto per la città oltre le proprie sicurezze ideologiche e identitarie esponendosi a facili e strumentali critiche , sia un punto di merito , dimostra vero bene per la propria città . Tra l'altro la polemica dei candidati a sindaco alternativi a Donato risulta affetta di ipocrisia , visto quello che sembra stia emergendo , per almeno due dei candidati , Fiorita e Talerico , che avrebbero interloquito per chiederne l appoggio ( perché si interloquisce sennò ) con i stessi soggetti che poi hanno aderito al progetto di Valerio Donato . Si chiedano il perché , la mia risposta è semplice, perché la proposta di Valerio è quella più credibile o almeno lo è di più della loro , in quanto più rispondente ai bisogni della città in questo nostro tempo . E permettetemi di dirlo senza offesa per nessuno , il punto io credo sia anche che il Prof. Donato risulta personalità più adeguata ad una sfida importante e decisiva per la città , più attrezzato politicamente , culturalmente e dal punto di vista delle competenze . E c è di più , Valerio Donato è persona libera e autonoma da tutti i punti di vista , da chi potrebbe condizionare la città nelle sue scelte , condizionamenti esterni ed interni , come altri non possono dire di essere . Valerio Donato ha lasciato il PD e ha detto no a chi è realmente responsabile della situazione della città e cioè a coloro che hanno "inventato" un vero e proprio "sistema" politico fallimentare e lo hanno gestito per interessi di parte. Nicola Fiorita ha commesso l’errore di farsi nominare da Irto , e ripeto di farsi nominare , da Irto il reggino , segretario regionale del PD , che ha parlato di grave sgarbo istituzionale per il solo fatto che si è svolta a Catanzaro la riunione delle Commissioni fondi Ue. Di fatto Irto non vorrebbe che a Catanzaro si svolgesse neanche una semplice riunione operativa di lavoro ( questo era in buona sostanza la questione , non si capisce perché una riunione si deve svolgere per forza dove c è la sede del consiglio e non si può svolgere dove c è la sede della Giunta , se fosse perché voleva partecipassero i consiglieri , quello doveva chiedere espressamente e non fare riferimento alle città sedi delle istituzioni ) . Quella vicenda al di là del merito , ha tradito lo spirito profondo del reggino Irto , interessato a Reggio Calabria - forse perché è già in campagna elettorale per le prossime elezioni politiche? - e molto meno alle sorti di Catanzaro ( usiamo un eufemismo ) , e il nominato Fiorita in qualche modo e in qualche misura è costretto a farci i conti con Irto , da una posizione di evidente debolezza . Quanto a Talerico, i suoi sostenitori sono Tallini , Abramo e Parente . Ora prescindo da un giudizio di merito dell’ operato di quest’ultimi relativamente alla città , lo giudicheranno i cittadini . Non c è dubbio che nel bene o nel male nel governo di un paese , di una città ( ma anche di un azienda , di in associazione e via dicendo ) è chi ha la responsabilità apicale del governo e della gestione che ne determina le sorti , almeno in misura prevalente e decisiva . Nel caso di un comune è il sindaco in primis , soprattutto e prevalentemente ( il sindaco nomina la giunta ) , poi sicuramente rilevante risulta anche la responsabilità che hanno i leader politici che governano i gruppi in consiglio che rappresentano la maggioranza . Quindi Sindaco soprattutto e leader politici sono i maggiori responsabili della situazione in cui versa una città .
Un sindaco e un gruppo dirigente politico all'altezza che lo sostiene , orienta e determina le scelte ed i comportamenti dei consiglieri . Dire che i consiglieri uscenti sono stati i responsabili della situazione di difficolta della città è una esagerazione spropositata. Siamo seri . Quindi cerchiamo di guardare e pensare al futuro , è di un sindaco capace , autonomo e indipendente , che determini discontinuità con i vertici amministrativi e politici delle amministrazioni precedenti , che abbia la libertà di nominare una giunta con una visione ed un progetto politico per la città , libero da condizionamenti esterni di ogni tipo , quello di cui c è bisogno , sia che il consiglio sia formato da consiglieri uscenti sia da nuovi . Valerio Donato , ritengo per chi voglia guardare senza pregiudizi e oltre il proprio senso di appartenenza ( non a prescindere ) garantisce una guida all’ altezza delle necessità che la città richiede , anche perché , sul piano personale , per la sua storia , per i risultati professionali raggiunti , per il punto di maturità intellettuale ed umana a cui è arrivato è lontano da eccessive e velleitarie ambizioni personali , da cui sembra siano afflitti gli altri candidati . Catanzaro ha bisogno di un sindaco contraddistinto da serietà , competenza , umanità e gentilezza , quelle vere , quelle che si riconoscono a colpo d’occhio . A Catanzaro portano la barba .
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